L’ attività politica di Nino Cuomo
L’attività politica di Nino Cuomo è iniziata nel 1946, appena terminato il liceo alla Badia di Cava e coincidente con l’avvento della Repubblica in Italia!
Fino al 1952, seguendo la posizione del padre, visse l’atmosfera dell’Uomo Qualunque, aderendo, in occasione delle seconde elezioni amministrative, alla Democrazia Cristiana, nella cui lista fu candidato il cugino, Raffaele Cesaro (consigliere comunale uscente dell’Uomo Qualunque) e, dopo pochi mesi, il padre fu nominato componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Comunale di Assistenza ed eletto presidente.
Nel 1956, come già esposto innanzi, cominciò, nell’ambito della Coltivatori Diretti, l’attività nelle file della D.C. e, così, quattro anni dopo Nino Cuomo entrò, operativamente, nella vita pubblica di Sorrento, quale Assessore Comunale!
La vita politica dei piccoli centri è, spesso, soggetta a posizioni particolari ed a simpatia ed antipatia personali: nel 1964 , a seguito della vittoria della lista civica capeggiata dall’on. Gioacchino Lauro, Nino Cuomo fu eletto nel Comitato ECA e, nel 1967, quale presidente iniziò la sua opera per la costruzione del nuovo ospedale civile, incarico che mantenne fino al 1970, allorché per presentarsi candidato nelle elezioni comunali dovette dimettersi. Durante questo periodo, nel 1969, per la nuova impostazione dell’ente e per l’organizzazione e le attrezzature, ottenne la classificazione dell’ospedale da “infermeria” ad “ospedale di terza categoria”.
Dopo le suddette elezioni, Nino Cuomo, ritornò alla guida dell’Ospedale, quale Commissario, a seguito del distacco dell’Ente dalle Opere Comunali di Assistenza e la costituzione in “Ente Ospedaliero”, la cui nomina competeva al Medico Provinciale (e non vi era più l’incompatibilità con la carica di consigliere comunale).
Era il periodo durante il quale al Comune di Sorrento prevaleva il gruppo che faceva capo al Comandante Achille Lauro che, solo nelle elezioni amministrative del 1975 si riuscì a superare e Nino Cuomo, primo eletto della lista democristiana, fu eletto Sindaco, però per beghe interne democristiane, solo nel novembre 1978 e con i voti favorevoli della lista di Achille Lauro. Nel frattempo, si erano svolte le elezioni interne della Sezione D.C. e Nino Cuomo, che era sub-commissario della stessa Sezione, capeggiando una lista contro quella capeggiata da Carlo Di Leva (ex sindaco), stravinse diventando Segretario Politico della Sezione democristiana di Sorrento e, quale componente del Comitato Provinciale D.C. nel frattempo eletto, prese le redini del Partito e del Comune. Per sanare le lamentele interne, Nino Cuomo rassegnò le dimisioni da Assessore della Comunità Montana dei Monti Lattari per fare subentrare Ennio Barbato.
Nel breve tempo antecedente le successive elezioni comunali, si provvide all’istituzione del Centro Culturale “Bartolommeo Capasso” (del quale, per l’incoraggiamento ed il sostegno offerti, fu nominato “socio onorario”) e fu organizzata la prima edizione della “Mostra-Mercato del Libro e della Stampa Antichi” che si ripetette per molti anni successivi (quando Nino Cuomo non fu più Sindaco di Sorrento, avendo fondato l’Associazione Studi Storici Sorrentini, la “mostra” fu continuata da questa associazione per una ventina d’anni). Durante questa prima amministrazione di Nino Cuomo fu istituita la prima zona pedonale nel Centro Storico di Sorrento, da aprile a ottobre, incontrando, nei primi giorni la protesta dei commercianti, i quali, però dopo solo quindici giorni ci ripensarono e, l’anno successivo, furono gli stessi a sollecitarla
Nel 1979, apprendendo che a Napoli si stava istituendo un Centro di Educazione Ambientale sulla forma di quello analogo formatosi a Parma, ci si affrettò a crearlo a Sorrento, per i buoni rapporti con il prof. Moroni che lo aveva creato a Parma, dando così a Sorrento la possibilità di iniziare un’attività che, negli anni, si è sviluppata ed ha qualificato la città, anche in questo settore culturale.
Nel 1980 si ripetettero le elezioni amministrative a Sorrento e Nino Cuomo capeggiò la lista D.C. che conquistò quindici seggi (su trenta), nonostante la lista civica “Sorrento” fosse ancora capeggiata dal Comandante Achille Lauro e fu confermato Sindaco con una Giunta composta dai consiglieri democristiani, dai due socialisti e dal socialdemocratico.
Purtroppo, nella notte del 25 novembre di quel 1980 avvenne una fenomeno distruttivo. Mentre il Sindaco Cuomo era a Torino, perché invitato ad un convegno di Prefetti, avendone ospitato il direttivo dell’Associazione a Sorrento, il 26 novembre, giunto a Milano per proseguire per Napoli con aereo, fu informato del terremoto che aveva colpito il Meridione d’Italia ed anche Sorrento e quindi non vi era la possibilità di rientrare, da Milano, né per via aerea, né con il treno. Rivolgendosi al Vice-Prefetto, con il quale era stato al convegno di Torino, ottenne la possibilità di un trasferimento, via aerea, per Napoli da Genova, dove si recò con un taxi, facendo trovare l’auto comunale all’aeroporto napoletano, ricevendo, nel trasferimento a Sorrento le prime informazioni sull’evento. Dal 27 novembre, e per diversi giorni, dalle 8 di mattino fino a tarda sera, svolse il suo ruolo, trasferendo gli uffici, provvisoriamente, nei locali dell’Azienda di Soggiorno e Turismo, per l’inutilizzabilità del Palazzo Municipale. Si dovette fronteggiare la situazione, per i sorrentini che erano rimasti privi dell’abitazione e per gli esercii alberghieri che, danneggiati, potevano compromettere la successiva stagione turistica. Proprio per le attrezzature alberghiere incombeva il pericolo di requisizione per ospitare (a spese dello Stato) i terremotati di altre zone più colpite. Per evitare tale pericolo il Sindaco Cuomo provvide a dichiarare inabitabili diverse di queste strutture. Un giorno giunse notizia che, da Castellammare di Stabia, erano partiti molti terremotati (o presunti tali), per venire ad occupare alloggi vuoti o alberghi a Sorrento. Per evitare tale pericolo fu organizzata la Forza Pubblica che bloccò l’invasione a Meta.
Intanto si doveva evitare che la diffusione della notizia che il terremoto aveva invaso Sorrento danneggiasse la stagione turistica 1981. Per tal motivo si organizzò una conferenza-stampa a Londra (essendo gli inglesi la maggioranza dei turisti che sceglievano Sorrento) ed i danni furono contenuti.
Nel 1983 si svolsero le elezioni politiche e Nino Cuomo, per essere, ancora, dirigente della Coltivatori Diretti, sostenne la candidatura di Arcangelo Lobianco, presidente provinciale della Federazione Provinciale di Napoli, che risultò il primo eletto a Sorrento, superando anche il capolista che era Antonio Gava, che gliela fece pagare, provocando una situazione incresciosa che lo obbligò alle dimissioni.
Nel 1990 lo stesso personaggio costrinse Nino Cuomo a candidare il figlio Peppino per l’elezione a Consigliere Comunale, convinto di un insuccesso, rimanendo sorpreso che sia Peppino che Marco Fiorentino (altro candidato sostenuto da Nino Cuomo) furono il primo ed il secondo eletto, superando e distaccando il capolista, dott. Franco Maresca, che risultò il terzo eletto. E, successivamente, lo stesso Peppino, candidato di Forza Italia al Consiglio Provinciale fu il primo eletto (per percentuale di voti in riferimento ai votanti) sia nel 1999 che nel 2004. Ed ora è Sindaco di Sorrento, dal 2010!
Durante il periodo in cui era Sindaco di Sorrento, Nino Cuomo ha avuto occasioni di interessanti manifestazioni ed incontri!
Ottenne che gli Incontri Internazionali del Cinema, che avevano le cerimonie di apertura e di chiusura a Napoli, si aprissero e si concludessero a Sorrento ed, essendo componente della Giunta Esecutiva dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), propose, e fece accettare, la sede del Congresso Nazionale a Sorrento.
Ma le più importanti occasioni di rappresentare Sorrento, Nino Cuomo, le ebbe in occasione della visita in Italia della Regina d’Inghilterra, Elisabetta II, e del pellegrinaggio dell’Anno della Redenzione indetto dal Papa, Giovanni Paolo II. Il primo evento fu causato dalla prontezza di trasmettere all’Ambasciatore di Gran Bretagna a Roma, l’invito alla Regina di visitare Sorrento, ricevendone risposta che tratta vasi di “visita di Stato” ed il programma era stato già stabilito, ma che comunque avrebbe trasmesso l’invito a Sua Maestà. Ne ricevette la richiesta disponibilità ad accettare l’invito ad incontrare Sua Maestà Elisabetta II in occasione del ricevimento di addio che la Regina offriva sul panfilo reale “Britannia” nel porto di Napoli. Fu l’unico Sindaco invitato, oltre a quello di Napoli e, nel giorno dell’evento, provvide ad inviare a Sua Maestà Britannica sul panfilo, a mezzo di due Vigili Urbani, un cesto di fiori con al centro uno scatolo per gioielli in mosaico con il carillon di “Torna a Surriento”. Quando giunse a bordo del panfilo reale, con la moglie Rosa, Elisabetta II ringraziò per il gentile dono ed alla domanda se aveva ascoltato il carillion, rispose che “già conosceva la canzone di Sorrento” ed alla comunicazione che la maggioranza degli ospiti di Sorrento erano suoi sudditi, Sua Maestà rispose: “Come vede, sig, Sindaco, ciò che è consentito ai miei sudditi, non è consentito a me che sono la loro Regina”. Il dono era esposto nella sala di ricevimento del panfilo reale, insieme ai due “pastori ottocenteschi”, dono del Sindaco di Napoli.
In occasione dell’Anno della Redenzione, nel 1984, l’Arcivescovo di Sorrento, mons. Antonio Zama, organizzò un pellegrinaggio diocesano a Roma, con visita al Papa, invitando i Sindaci a partecipare e Nino Cuomo, quale Sindaco di Sorrento, offrì a S. S. Giovanni Paolo II un quadro, ad intarsio (opera di Mario D’Alesio), riproducente la deposizione del Michelangelo ed il Papa, nel riceverlo, affermò: “Ringrazio la Città che me lo dona e gli artigiani che lo hanno realizzato”.
Altrettanto interessanti sono stati altri incontri di Nino Cuomo, Sindaco di Sorrento.
Il 9 maggio 1979 incontrò, al G. Hotel Riviera, il ministro USA, Califano, nipote del poeta sorrentino, Aniello Califano, nella cui occasione fu scoperta la lapide all’esterno del Museo Correale; nel settembre 1981 guidò una delegazione sorrentina a Skien, patria di Enrik Ibsen, che nei suoi numerosi soggiorni a Sorrento vi aveva scritto alcune delle sue più importanti opere; il 16 febbraio 1982 fece da “padrino” all’inaugurazione – a Roma – dell’aereo Alitalia intitolato a Sorrento; il 12 febbraio 1983 ospitò, nella villa di Sant’Agata, con il marito Pasquale Squitieri, Claudia Cardinale, madrina della prima edizione della celebrazione di “Sorrento nel mondo” e, nello stesso 1983, partecipò alla trasmissione “Domenica In”, condotta da Pippo Baudo, alla Rai a Roma, per il conferimento della medaglia d’oro al tenore Luciano Pavarotti, dopo di aver cantato “Torna a Surriento”.
Altrettanto prestigiosi sono stati anche alcuni altri incontri di Nino Cuomo, nella qualità di Sindaco di Sorrento: il 28 aprile 1981 l’incontro con l’ambasciatore URSS in Italia in occasione della visita a Sorrento della villa “Il Sorito” al Capo di Sorrento, dove era stato alloggiato per lungo tempo Massimo Gorki; il 15 novembre 1981, con Roh Tae-Woo, Ministro della Corea del Sud, il quale dichiarò che “nel suo paese la canzone Torna a Surriento s’impara nelle scuole elementari”; il 23 aprile 1983 in occasione dello scoprimento della lapide a ricordo del soggiorno sorrenino di Enrik Ibsen, invitò a Sorrento i Sindaci di Skien, paese natale di Ibsen, e di Casamicciola, dove Ibsen era stato in vacanza; il 9 novembre 1983, essendo componente della Giunta Esecutiva dell’ANCI, organizzò una riunione della stessa a Sorrento.
Trattandosi di un personaggio impegnato su molteplici fronti, di seguito, proponiamo i link per visualizzare pagine di approfondimento che lo interessano:
La famiglia ed i primi passi
Attività giornalistica
Attività sportiva
Attività cattolica
Attività sindacale
Attività culturale
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