Come si presenta oggi la Chiesa dei Santi Felice e Baccolo di Sorrento
Posta lungo Via Tasso a Sorrento, la Chiesa dei Santi Felice e Baccolo, si trova, nel cuore di Sorrento antica.
Essa, oggi, si presenta come una delle più belle chiese barocche di Sorrento anche se, sicuramente conserva assai poco degli aspetti estetici originali.
Particolarmente luminosa grazie a dieci grandi finestroni che si trovano nella parte alta del grande cornicione la Chiesa sorrentina dei Santi Felice e Bacolo risulta particolarmente godibile alla vista anche per l’ essere stata realizzata ad una sola navata.
Sul lato destro di chi entra, si può apprezzare un altare proveniente dalla Chiesa di San Vincenzo ed appartenente alla Confraternita del Rosario (che oggi svolge le proprie attività proprio nella Chiesa dei Santi Felice e Baccolo).
Al di sopra di questo altare spicca la presenza tela settecentesca raffigurante uno dei più bei ritratti di Madonna con Bambino a Sorrento. Essi porgono la Corona del Rosario a San Domenico, a Santa Rosa e ad altri Santi appartenenti alla famiglia dei Domenicani.
Nella parte bassa dello stesso quadro, invece, oltre allo stemma del sodalizio, sono stati raffigurati, secondo una tradizione abbastanza ricorrente, alcuni confratelli “assaccati”.
Sul lato sinistro di chi entra nella chiesa del centro storico sorrentino, invece, è posto l’ altarino sul quale, in passato, gli appartenenti alla antica famiglia nobile sorrentina dei Donnorso. Essi esercitavano il proprio jus patronato (così come testimoniato dagli stemmi della stessa famiglia che si possono ammirare ai lati dell’ altare in questione).
Al di sopra della mensa eucaristica, è ben visibile un quadro ispirato alla scuola napoletana del XVIII secolo che raffigura i Santi Giuseppe, Gennaro e Raffaele che, con alcuni angioletti, circondano una icona bizantina caratterizzata dalla presenza di una Madonna con Bambino.
Entrambe le pareti laterali del magnifico edificio di culto sorrentino, sono riccamente ricoperte con marmi policromi e, lungo di esse sono poste – all’ interno di apposite nicchie – le statue lignee (di fattura settecentesca ed ottocentesca) di San Giuseppe, di Santa Irene, di San Baccolo, di San Michele e San Luigi Gonzaga.
L’ altare maggiore della stupenda chiesa di Sorrento – realizzato da Francesco Antonio Gandolfo nel 1741 – è di particolare interesse artistico, non solo per l’ utilizzo di marmi policromi scolpiti, ma anche per la coppia di teste d’ angelo poste ai suoi lati e per la presenza di altre due piccole teste d’ angelo che fanno da corona allo Spirito Santo posto al di sopra del tabernacolo.
Di sicuro valore è anche il paliotto abbellito dalla presenza di due puttini che recano le insegne vescovili. Al centro di esso, attraverso una grata d’ ottone finemente lavorato, si può vedere un’ urna in cui sono state riposte le spoglie di San Baccolo e le reliquie di altri Santi.
L’ urna si caratterizza, tra l’ altro, per la presenza di uno stemma argenteo della famiglia Brancaccio (assai simile a quello della famiglia sorrentina dei Mastrogiudice) cui antiche leggende vorrebbero che appartenesse proprio San Baccolo.
L’ altare maggiore si trova al centro del catino absidale, nella cui parte alta si possono apprezzare dipinti che raffigurano la Vergine Immacolata (l’ opera realizzata nel XIX secolo dal sorrentino A. Fiorentino occupa una posizione centrale rispetto alle altre), gli Evangelisti, le Virtù Teologali ed alcuni Angeli.
Il soffitto, invece, è abbellito con una magnifica tela al centro della quale spicca la presenza di un quadro della Trinità.
Fabrizio Guastafierro