Alberghi a Sorrento come sono cambiati dall’Ottocento in poi
Il fiore all’ occhiello del turismo sorrentino è stata sempre l’ attrezzatura alberghiera, di antichissima tradizione, che ha saputo mantenere alto il livello imprenditoriale di complessi degni di competere con altri centri turistici italiani e stranieri.
Ben quattro alberghi sono stati riconosciuti “storici” per la loro antichità, molti altri possono competere con gli stessi per la tradizione ed il conforto che ne rappresentano il migliore biglietto da visita.
Lo sviluppo post – bellico di Sorrento ha apportato un arricchimento di esercizi alberghieri, sia numerico che qualitativo. L’ allargamento di Via Correale, Via San Francesco, Via Parsano – Sant’ Antonio, Via Fuorimura; la costruzione della strada di congiungimento diretto tra Sorrento e Sant’ Agata sui Due Golfi, Nastro Verde; la realizzazione della “circumvallazione” del centro storico, Via degli Aranci; il congiungimento tra Corso Italia e Via Rota con Viale Nizza; hanno rappresentato la spinta per la costruzione di nuovi esercizi che hanno moltiplicato all’ ennesima potenza l’ attrezzatura esistente all’ epoca in cui mi sono proposto di iniziare questa vicenda storica.
Pur dovendo registrare il movimento di questo particolare settore economico a partire dal 1946, non posso lasciare la descrizione di quegli esercizi che, a questa data, già esistevano e mantenevano alta la bandiera del turismo sorrentino.
Secondo un’ antica guida turistica nel 1873, Sorrento poteva presentare soltanto dieci alberghi o pensioni che assicuravano degnamente l’ ospitalità ai turisti. Alcuni di quelli oggi sono scomparsi – ed erano già scomparsi nel 1946 – l’ Hotel Grande Bretagne e la Pensione Piccola Sirena, adiacenti, in Via Santa Severina (attuale Via califano), l’ Hotel paradiso (in Via Rota, attuale Via Capasso), l’ Hotel pension Du Club (in Via Fuorimura), la Locanda del Commercio e la famosa Pensione Rosa Magra (più nota come Hotel des Artistes al Corso Principe Umberto (attuale corso Italia).
Esistevano, anche, l’ Hotel Corona di Ferro (primo albergo di Pasquale Tramontano, capostipite di quella famiglia che raggiunse il massimo fulgore con Guglielmo, anche Sindaco di Sorrento dal 1900 al 1909 con l’ Hotel Tramontano), l’ Hotel Rispoli (in Piazza tasso) di Rosa Rispoli che sposando Raffaele Fiorentino diede vita ad una famiglia che vanta il più famoso albergo sorrentino, l’ Hotel Vittoria, per aver ospitato, fra gli altri, Enrico Caruso (1).
L’ Albergo più antico è il Bellevue Sirene, realizzato dai fratelli Gargiulo, agli inizi dell’ 800, trasformando un’ antica villa settecentesca, oggi albergo a cinque stelle. Seguono l’ Hotel cocumella (topograficamente a Sant’ Agnello) sorto su un convento gestito da Gesuiti e inaugurato come struttura ricettiva il 2 maggio 1637 e l’ Imperial Hotal Tramontano, che si fregia di questo titolo per aver ospitato, nel 1871, la zarina di Russia Maria Alexandrowna, derivato dalla citata Corona di Ferro in Via san Cesareo e l’ hotel Villa Nardi (attuale Villa “La Terrazza”) dopo che Pasquale Tramontano acquistò le ville Strangoli – Pignatelli e Mastrogiudice, unendole e realizzando l’ albergo nella cui parte occidentale è inserita la casa natale di Torquato Tasso e dove il 15 settembre 1902 fu cantata per la prima volta Torna a Surriento al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giuseppe Zanardelli. Il quarto albergo sorrentino (in ordine cronologico) è l’ Excelsior Vittoria sviluppatosi in un crescendo eccezionale nella fine del secolo XIX ed assurto a grande fama per aver ospitato illustri personaggi del mondo politico, artistico e letterario internazionale e dove soggiornò il grande Enrico Caruso fino a poche ore dalla morte.
Nel periodo dopo la divisione dei quattro comuni che formavano la “grande Sorrento”, lo sviluppo fu molto lento. Il maggior aumento degli esercizi alberghieri si è registrato nel ventennio degli anni ’60 – ’70, corrispondente all’ incremento degli arrivi e delle presenze degli ospiti: i primi da 191.371 a 331.182 e le seconde da 760.248 a 1.414.629.
Certamente il movimento turistico dopo 1946 si sviluppò stravolgendo quello che era il turismo sorrentino prima dell’ ultimo conflitto mondiale. Da turismo di élite ottocentesco – fino agli anni quaranta – si trasformò in “turismo di massa”: nel periodo immediatamente antecedente la guerra gli esercizi alberghieri erano appena dodici con 450 posti letto, nel 1952 si superarono i primi mille posti letto, nel 1987 si giunse ad oltre diecimila, senza valutare le strutture extra – alberghiere e non comprendendo in tale valutazione le attrezzature B & B e le case vacanze (in continua proliferazione, anche per lo sviluppo delle prenotazioni via Internet) (2). Se si analizzano le cifre del movimento alberghiero, per esempio tra il 1948 ed il 1985 si può osservare che il rapporto negli arrivi passò da 33.789 a 438.255 (aumento del 770 per cento) e nelle presenze da 103.448 a 1.605.806 (aumento del 644 per cento)(3). Il minor aumento proporzionale fra arrivi e presenze è giustificato dal passaggio dell’ incidenza delle seconde con i primi da tre a quattro giornate di soggiorno per ogni turista giunto. Questo sbalzo consente di segnalare che l’ attività turistica ricettiva sorrentina è giunta a rappresentare il 23 per cento del movimento dell’ intera Provincia di Napoli. Presupposto di questa avanzata è la consistenza alberghiera sempre in continua evoluzione di capacità ricettiva e di qualità.
Dopo la costruzione dei primi alberghi del periodo post – bellico, fra cui ricordo l’ Hotel Villa Igea (1945) e l’ Hotel Carlton (1952), la capacità ricettiva alberghiera sorrentina, nel 1957, registrava 35 esercizi con 1121 camere, 2034 posti letto, però solo 676 bagni. Per valutare lo sviluppo della consistenza alberghiera, e la relativa qualità, nella sede della Stazione di Soggiorno e Turismo di Sorrento – Sant’ Agnello può essere utile confrontare la situazione in determinate scadenze:
|
alberghi |
camere |
Posti letto |
Bagni |
Nel 1957 |
35 |
1.121 |
2.034 |
676 |
Nel 1967 |
94 |
3.155 |
5.770 |
2.385 |
Nel 1977 |
110 |
4.597 |
8.432 |
4.155 |
Nel 1987 |
101 |
5.293 |
10.051 |
5.079 |
Nel 1997 |
94 |
5.312 |
10.153 |
5.302 |
Nel 2007 |
95 |
5.504 |
10.566 |
5.476 |
Esaminando questa tabella si può rilevare che nell’ ultimo decennio del secolo scorso ad una diminuzione degli esercizi alberghieri si è registrato un aumento dei posti letto mentre il 98,45% delle camere è dotato di bagno privato. Una prima osservazione porta a concludere che nell’ ultimo ventennio non si sono verificate costruzioni di nuovi alberghi mentre quelli esistenti hanno potuto aumentare la loro capacità ricettiva o unire più esercizi realizzando forme di accoglienza più moderne ed organizzate. Minore numero di esercizi, maggior numero di camere e di posti, massimo conforto. Questa affermazione trova una ulteriore conferma nell’ esaminare la tabella attuale (2007) degli esercizi alberghieri, che presenta quattro alberghi a cinque stelle, 38 a quattro, 39 a tre e solo sei a due ed altrettanti ad una stella.
Tratto dal primo volume di “Sorrento 1946 – 2007” di Antonino Cuomo e pubblicato a Castellammare di Stabia da Nicola Longobardi Editore nel 2009. Pubblicato per gentile concessione dell’ autore.
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