RUEC di Sorrento, Compatibilità dei parcheggi
CATEGORIA PRESTAZIONALE D
COMPATIBILITÀ DEI PARCHEGGI
SCHEDA D1: PARCHEGGI IN SUPERFICIE E NEL SOTTOSUOLO
1. Definizione: La realizzazione di parcheggi pubblici o privati pertinenziali costituisce una condizione indispensabile per una corretta politica della mobilità, per la migliore fruizione delle attività e delle attrezzature urbane prevalenti e per la liberazione delle strade e degli spazi pubblici dalla sosta impropria delle auto.
Tuttavia la realizzazione di un diffuso sistema di parcheggi va reso compatibile con la salvaguardia delle aree inedificate, dei valori ambientali e del sottosuolo della città.
Le norme dello strumento urbanistico definiscono le zone, le modalità ed il dimensionamento dei parcheggi pubblici e privati pertinenziali.
2. Campo di applicazione: Parcheggi pubblici e privati in superficie e nel sottosuolo.
3. Livello di prestazione: Il requisito può intendersi soddisfatto se si raggiungono i seguenti obiettivi:
• parcheggi in superficie: In generale la realizzazione di aree dedicate alla sosta dei veicoli deve ispirarsi alla necessità di attenuazione dell’inquinamento visivo che tali aree, soprattutto se estese, comporta.
Le aree destinate alla sosta di veicoli, ad esclusione di quelle di pertinenza dei complessi industriali, commerciali e terziari, non potranno avere superficie superiore ai 1.000 mq. Nel caso di superfici maggiori esse dovranno essere frazionate in unità di 1.000 mq ognuna ed intervallate da fasce alberate di almeno 10 m. Ogni area dedicata al parcheggio deve essere recintata, secondo le prescrizioni di cui alla scheda A6, e delimitata lungo il perimetro interno da una fascia, di profondità non inferiore a 3 metri, di essenze arboree a prevalente portamento fastigiato o piramidale.
In ogni area di parcheggio vanno previste adeguate zone alberate e arbustive a delimitazione dei viali di smistamento o di gruppi di spazi di sosta, comunque nella misura non inferiore al 30% del totale di ogni area, compreso le fasce alberate perimetrali. Saranno prevalentemente utilizzate essenze del paesaggio locale che:
• consentano un elevato ombreggiamento estivo,
• abbiano tolleranza verso gli agenti inquinanti,
• contribuiscano al condizionamento del microambiente, con la filtrazione e l’assorbimento di parte delle sostanze gassose di scarico dei veicoli,
• non producano organi vegetali voluminosi o pesanti o che attraggano gli uccelli,
• siano di facile o scarsa manutenzione,
• corrispondano alle specie climatiche della zona.
Nel caso di aree non piane vanno previste sistemazioni a terrazzamento, per garantire la stabilità del suolo, con la creazione di scarpate naturali regimentate con tecniche arbustive.
Nelle aree sottoposte, per gli eventuali muri di contenimento valgono le medesime prescrizioni dei rivestimenti delle recinzioni.
Le pavimentazioni dovranno consentire il drenaggio delle acque meteoriche e saranno disposti su letti di drenaggio in pietrisco con esclusione di sottofondi di cemento. Come materiali, oltre a quelli tradizionali dell’ambiente della città, sono consentiti i blocchetti di calcestruzzo precolorato nonché il sistema carreggiabile-erboso, con una percentuale di superficie inerbita non inferiore al 60%.
Dovrà essere assicurato un idoneo smaltimento delle acque piovane, per evitare ristagni d’acqua e infiltrazioni, assicurando un naturale deflusso delle acque attraverso un letto di drenaggio non impermeabilizzato. Le griglie di raccolta delle acque, i pozzetti e le canaline saranno realizzate in ferro, ghisa o pietra. Sono consentiti corsetti di calcestruzzo del tipo ad impasto precolorato nelle aree esterne al centro storico.
Va assicurata una continua manutenzione sia al fine del regolare deflusso delle acque, sia per una complessiva pulizia di tali aree che vanno tenute sgombre da depositi di materiali, detriti, oggetti dismessi, nonché liberate da vegetazioni infestanti.
Non è consentita la realizzazione di costruzioni o volumi ad eccezione di un chiosco in legno per l’eventuale guardiania, di dimensioni non superiori a 3,00 mq.
• parcheggi nel sottosuolo: Per la realizzazione di parcheggi nel sottosuolo va posta particolare attenzione nei confronti dell’equilibrio geologico e tettonico, della tutela dei corpi idrici, dell’interferenza con i sottoservizi e
dell’uso della superficie. Per i parcheggi privati pertinenziali alle residenze, in aree libere ad esse esterne, non è comunque consentito realizzare parcheggi con oltre tre piani interrati (di altezza di interpiano netta di 2,40- 2,50 m), e per una superficie complessiva di sedime superiore al 60 % del lotto ed un numero di posti auto superiore a 50.
Le opere interrate dovranno essere progettate sulla base di esaustive e dettagliate indagini geognostiche e geopedologiche per documentare la consistenza tettonica del sottosuolo, la formazione di strati del suolo, la
presenza di cavità, faglie, piani di scivolamento, materiali di riporto.
L’indagine va estesa ad un’area circostante l’intervento dimensionalmente significativa, e comunque non inferiore a 50 m intorno al perimetro, soprattutto in presenza di fenomeni franosi e cavità accertate, di opere
rilevanti già eseguite o di importanti reti di servizio.
Andranno inoltre documentate le ipotesi di equilibrio e gli effetti determinati sul sottosuolo dalle opere una volta realizzate.
Le indagini ed il progetto terranno conto della presenza di corpi idrici (pozzi, falde acquifere, vasche di accumulo anche naturali) formulando previsioni dettagliate per la loro tutela e gli scenari credibili di eventuale interferenza e degli effetti determinati dalla realizzazione delle opere previste.
Per quanto attiene le reti dei sottoservizi andranno sentite tutte le aziende erogatrici di servizi, nonché le società di gestione di impianti e il servizio fognatura comunale, al fine di determinare la presenza, l’eventuale
interferenza e le opere compatibili o per i possibili spostamenti di linee.
Per le superfici soprastanti i parcheggi interrati, fatte salve le destinazioni d’uso definite dagli strumenti urbanistici, sarà predisposto un progetto di forte valenza ambientale che restituisca l’area alla migliore
qualità urbana.
In particolare sarà ricostituito, laddove possibile, uno strato di terreno vegetale di spessore non inferiore a 50 cm, per la piantumazioni di arbusti e piante tappezzanti. Le zone non interessate dalla realizzazione delle opere nel sottosuolo saranno piantumate con essenze arboree che contribuiscano al condizionamento del microambiente, con la filtrazione e l’assorbimento di parte delle sostanze gassose di scarico dei veicoli. Per le pavimentazioni e lo smaltimento delle acque valgono le prescrizioni per i parcheggi in superficie, con particolare attenzione al sistema di drenaggio e di convogliamento della parte delle acque meteoriche non direttamente assorbita: il progetto dovrà garantire un adeguato smaltimento differenziato e cadenzato in modo da evitare, in caso di forti piogge, l’eccessivo carico sulla rete fognaria o l’accumulo ed il ristagno.
Le opere interrate destinate a parcheggio saranno realizzate nel rispetto della normativa vigente sulla sicurezza, sull’inquinamento dell’aria e sul superamento delle barriere architettoniche.
In particolare tutte le opere accessorie emergenti dal sottosuolo (muretti di protezione, ingressi, rampe, torrini, canne di ventilazione, scale di sicurezza, montauto, ascensori, ..) dovranno ispirarsi a criteri di minimo impatto ambientale, attraverso la più opportuna scelta progettuale di forma, materiali e colori, secondo le prescrizioni della precedente scheda A6.
Il testo appena riportato può contenere involontarie imperfezioni e/o refusi rispetto all’ originale. E’ opportuno, quindi, che coloro che necessitano di avere certezze rispetto ad una materia così delicata, effettuino le opportune verifiche consultando direttamente gli atti presso il Comune di Sorrento