29) Il trasporto su gomma in Costiera Sorrentina
SS. 145 – trasporto su gomma in Penisola Sorrentina
Dopo la Circumvesuviana, la Strada Statale 145 (da Castellammare a Meta che poi diventa, fino a Sorrento, Corso Italia), resta la “croce e delizia” del collegamento tra la Penisola e il resto del mondo. Essa è l’ imbuto infernale che rende più problematici e persino drammatici i collegamenti su gomma. Nel 1984 fu risolto il nodo dell’ attraversamento di Vico Equense con il tunnel dallo Scraio a Seiano, mentre alla fine degli anni ’80 fu ultimato il raccordo che, parte alla luce e parte in galleria (più di 2,5 km di tunnel), ha consentito di giungere dal casello autostradale di Castellammare Stabia alla zona collinare nei pressi del Castello senza entrare nel centro stabiese (cosa che era effettivamente di forte ostacolo alla viabilità tra la penisola sorrentina e Napoli). Dopo questi lavori di miglioramento della viabilità, le polemiche sugli altri progetti restano tuttora accese: basti citare quelle relative al decennale completamento della variante alla SS 145 in località Pozzano – Scraio, che con un traforo condurrebbe direttamente alla galleria di Seiano, ma non eviterebbe i problemi relativi all’ ultimo tratto della Statale 145 che è interessato da innumerevoli curve da Seiano a Meta. Della variante alla Sorrentina si parla e non si parla, ma i lavori tardano a concludersi per le massicce opposizioni che nel corso dei lavori sono giunte dai movimenti ambientalisti per le inaspettate difficoltà che ha portato il traforo.
Altre proposte di viabilità alternativa sono ricercabili nel progetto di realizzazione, con gallerie e tratti all’ aperto, di un collegamento tra la zona collinare di Gragnano, sotto Pimonte e Agerola con la strada del Nastro Azzurro sopra Piano di Sorrento e Sant’ Agnello, e nel progetto, certamente più realizzabile, di prolungamento dell’ attuale variante (oggi bloccata) che con un ulteriore traforo attraversi la montagna all’ altezza di Seiano e conduca rapidamente, così come avviene con la Circumvesuviana, alla pianura di Meta – Sorrento. Quest’ ultimo progetto teoricamente non fa una grinza, ma non è difficile immaginare quale effetto possa avere l’ accorciamento dei tempi di percorrenza da Napoli a Sorrento sui caratteri urbanistici della Penisola Sorrentina. Giungere a Sorrento in meno di un’ ora potrebbe ulteriormente accentuare la tendenza a trasformare i comuni lungo la fascia costiera sorrentina – da Vico Equense a Sorrento – in un’ appendice della metropoli. La metropolizzazione ridurrebbe i margini di attività turistica per i comuni peninsulari sorrentini che hanno goduto finora proprio della non estesa cementificazione e del non effetto città.
Se consideriamo che il “Centro Studi sui Sistemi di Trasporto” che ha stimato che il 75% del movimento giornaliero lungo la direttrice Napoli – Sorrento (pari a 170000 spostamenti circa) avviene con mezzi privati e che questi si concretizzano in auto e bus che percorrono l’ autostrada Napoli – Castellammare – Salerno e si riversano, in una misura a noi non nota, sulla SS 145 e quindi in Penisola Sorrentina, capiamo benissimo quanto quest’ ultima sopporti un carico veicolare di non indifferente entità, concentrati soprattutto nel periodo marzo – ottobre e ancora di più nei fine settimana. La tenuta della SS 145 sul fronte della viabilità, nei periodi di forte concentrazione degli spostamenti e di traffico, è estremamente precaria. Non è difficile assistere allo spettacolo di migliaia di auto incolonnate dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata per ritornare a casa dopo una breve visita in Penisola Sorrentina.
© Testo integralmente tratto dalla Tesi di Laurea intitolata “Il sistema dell’ accessibilità in Penisola Sorrentina”, discussa dal Dott. Marco Fiodo, nell’ anno accademico 2000/2001 presso la Facoltà di Scienze politiche dell’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Relatore Prof. Italo Talia.
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