36) Spunti per regolamentare l’ accessibilità in Costiera Sorrentina
L’alternativa spaziale, temporale e modale
L’ alternativa spaziale risulta oggettivamente molto scarsa: la morfologia del territorio, la strutturazione e l’edificazione massiccia che su esso ormai sono state intraprese rendono l’ipotesi di cercare alternative spaziali molto remote. Esistono alcuni progetti (essenzialmente di nuova viabilità) che prevedono un ulteriore antropizzazione del territorio, l’iniziativa che può essere intrapresa, che mostra i propri risultati soltanto se condotta in porto con continuità e coerenza, è quella della ripartizione funzionale delle risorse a disposizione. Sull’esempio della scelta di Piano di Sorrento di deviare l’ attraversamento del centro in una direzione su un itinerario alternativo, è possibile ricavare spazi pregiati per mezzi di trasporto poco utilizzati (l’ autobus) e modalità di spostamento “deboli” (movimento pedonale) in grado di presentare alla popolazione ed all’ utenza (di servizio, turistica) alternative che derivano da classificazioni funzionali coerenti degli spazi pubblici destinati allo spostamento.
Esiste inoltre l’ ipotesi che prevede la ricerca di un alternativa temporale (è il caso dell’ ordinanza sindacale di Sorrento relativa al divieto di circolazione per i bus turistici tra le 8:00 e le 9:00 ).
Provvedimenti di questo tipo, che interessano le coincidenze tra mezzi collettivi su gomma e su ferro, che prevedono la modifica degli orari delle scuole e dei negozi, non possono essere intraprese singolarmente o in maniera poco trasparente senza causare un danno indiretto, ma immediato, ai comuni limitrofi e senza vedere un risultato molto modesto, o addirittura contrario, alle aspettative.
Un piano degli orari, o una più modesta limitazione della circolazione turistica sul territorio del comprensorio, sono potenziali provvedimenti risolutivi che non possono essere avviati con leggerezza, ma che devono essere adeguatamente preparati ed imposti affinché ne risulti chiaro l’ impatto benefico.
Rimane invece come strumento di intervento e di governo sicuramente attuabile l’ alternativa modale: essa presenta ampi margini di effetto, soprattutto per i movimenti pendolari interni, tra i comuni della penisola sorrentina, segnatamente quelli appartenenti all’unico urbanizzato che si estende tra Meta e Sorrento. Alternativa modale certamente da non sottovalutare, una volta che si sarà affrontata la questione del collegamento tra il livello del mare ed il livello dell’ abitato, sarebbe quella del collegamento marittimo, che presenta valide credenziali, soprattutto in termini di compatibilità ambientale e di richiamo per la componente turistica (non solo Sorrento ha un molo, esistono anche quelli degli altri comuni; Piano di Sorrento sta intraprendendo la ristrutturazione dell’ approdo di Marina di Cassano, alla Marina del Cantone è stato rinnovato il pontile).
© Testo integralmente tratto dalla Tesi di Laurea intitolata “Il sistema dell’ accessibilità in Penisola Sorrentina”, discussa dal Dott. Marco Fiodo, nell’ anno accademico 2000/2001 presso la Facoltà di Scienze politiche dell’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Relatore Prof. Italo Talia.
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