Chiesa di San Paolo di Sorrento
Quello dedicato alla figura di San Paolo è stato il complesso monastico femminile più antico di Sorrento.
Le sue origini risalgono al IX secolo, ma dopo aver superato una miriade di diverse difficoltà, nel corso di oltre mille e cento anni, recentemente ha chiuso i battenti.
Di esso, ormai, resta aperta al pubblico la sola chiesa che, peraltro, risente dei radicali lavori di rifacimento che la videro interessata agli inizi del Settecento.
Il convento, invece, ormai abitato da poche religiose, è stato soppresso alla fine del Novecento ed il suo immobile – venduto alla Provincia di Napoli – attualmente è utilizzato per ospitare i corsi di un istituto scolastico superiore.
Come già evidenziato, quello che resta da ammirare è la sola Chiesa di San Paolo a Sorrento, che sebbene in un aspetto ben lontano da quello originario, si presenta in maniera elegante.
La sua facciata è in stile dorico, la pianta è a croce latina ed al suo interno si conservano ancora eleganti stucchi, magnifiche tribune, coretti e cantorie in legno finemente dorato, oltre che un pavimento maiolicato che riporta disegni prevalentemente floreali.
La sua cupola – contraddistinta dalla presenza di “riggiole” dai colori sgargianti (giallo e verde) – fa sì che la localizzazione di questa Chiesa Sorrentina sia facilmente individuabile da diverse parti della città.
Ubicato lungo Via Tasso (che è la strada che congiunge Piazza della Vittoria con Corso Italia, la stessa Chiesa di San Paolo a Sorrento, anticamente godeva di una posizione particolarmente prestigiosa perché proprio questa strada era considerata come il “cardo massimo” (che poneva in comunicazione il confine meridionale con il “prospetto” vicino alla casa ove nacque il grande epico italiano, Torquato Tasso).
Tra le opere in custodite in questo edificio di culto risulta esserci anche un quadro raffigurante una immagine dell’ “Ecce Homo” che, sempre in epoca settecentesca, fu al centro di un miracolo.
Fabrizio Guastafierro