Casa Pound e CMLiparo scendono in campo per difendere le arance di Sorrento
La polemica sull’ uso probabilmente improprio che la Bauli ha fatto del nome Sorrento per caratterizzare la produzione di un proprio dolce natalizio, con tanto della raffigurazione di limoni che richiamano alla mente proprio quelli di Sorrento (ma che, in realtà di Sorrento non sono), è tornata di nuovo ad impazzare.
Ma mentre c’è chi – come Antonio Cafiero e Positanonews – scende in campo, con una simpatica provocazione – per difendere proprio la produzione dei limoni, o chi – come Mariano Vinaccia – chiarisce che è scorretto utilizzare contemporaneamente immagini di limoni associati al nome Sorrento (cosa consentita solo a chi utilizza Limoni di Sorrento IGP), c’ è anche chi, molto più coraggiosamente, difende un altro genere di produzione agricola Sorrentina: quella delle arance.
Protagonisti di una provocatoria iniziativa, in questo caso, sono stati i giovani di Casapound e della Comunità Militante Liparo che, a prescindere da ogni considerazione di tipo politico, meritano ogni genere di apprezzamento per una inconsueta manifestazione volta a richiamare l’ attenzione proprio sulle arance sorrentine.
E non solo.
Già perché proprio questi ragazzi – come meglio vi potrà vedere in seguito – si sono ispirati a finalità sociali ed hanno voluto, in una qualche misura ad alleviare le sofferenze delle numerose famiglie sorrentine, sempre più colpite dalla crisi economica.
Nella giornata del 15 dicembre 2013, ragazzi e ragazze di Casapound Italia e della Comunità Militante Liparo hanno allestito uno stand in Largo Giovanni Paolo II (vicino alla cattedrale di Sorrento) presso il quale hanno iniziato a distribuire gratuitamente sacchetti di arance sorrentine.
Assieme alle arance, gli stessi giovani hanno distribuito volantini che illustrano l’ idea dalla quale è nata l’ iniziativa e sui quali si legge: “La coltivazione dell’ ARANCIA DELLA PENISOLA SORRENTINA è stata alla base dell’ economia della nostra terra.
Oggi, in un mercato dove vince la politica del “Low cost” questo nostro orgoglio millenario è stato abbandonato e soppiantato dagli agrumi esteri, trasformandoci da esportatori di agrumi, a importatori, lasciando le nostre coltivazioni non colte a marcire.
CASAPOUND ITALIA e la COMUNITA’ MILITANTE LIPARO, effettuano quindi una distribuzione gratuita con il duplice intento, di rilanciare il consumo dell’ ARANCIA DELLA PENISOLA SORRENTINA, smuovendo la coscienza collettiva sull’ importanza storica e sociale di questo agrume, e cercando di alleviare le sofferenze delle numerose famiglie sorrentine, sempre più colpite dalla crisi economica”.
Sullo stesso volantino, inoltre, è riportata una breve scheda tecnica relativa proprio alle arance sorrentine.
In essa si legge:
“L’ arancio della Penisola Sorrentina ha la tecnica della coltivazione basata sull’ impiego di impalcature in legno, sopra le quali vengono sistemate stuoie per la copertura. La copertura ritarda la maturazione dei frutti conferendo una tipicità “temporale” al prodotto che può essere venduto in epoca successiva a quella delle altre arance italiane.
Presenta piante dallo sviluppo vigoroso, innestate sull’ arancio amaro, con portamento assurgente.
La raccolta ha inizio nel mese di novembre e si protrae fino a giugno-luglio.
Tale coltivazione è frutto di una esperienza secolare che viene tramandata da padre in figlio, e quindi viene effettuata da braccianti agricoli specializzati e qualificati della Penisola Sorrentina.
Attualmente purtroppo l’ arancia di Sorrento, subisce la concorrenza degli agrumi d’ importazione dal Sudafrica che ne hanno limitato il mercato”.
Una iniziativa del genere non può che meritare un plauso.
Sotto tutti i punti di vista
Fabrizio Guastafierro