Un libro sui locali storici della Penisola Sorrentina
Abituati a seguire con attenzione gli avvenimenti più significativi della storia di Sorrento, l’ avvocato Antonino Cuomo e l’ Associazione Studi Storici Sorrentini non si sono fatti sfuggire il fatto che l’ assemblea nazionale dei Locali storici d’ Italia del 2011 si è celebrata proprio a Sorrento.
Né si sono lasciati sfuggire il fatto che il plotone dei locali storici sorrentini è ulteriormente aumentato. E così come nel 1992 (quando Sorrento già ebbe modo di ospitare un’ altra assemblea nazionale della Associazione che vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di vedere accreditati ben cinque locali storici del posto) gli instancabili amanti delle vicende sorrentine hanno curato una interessante pubblicazione che si aggiunge a quella del 1992, intitolata “Locali storici della Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana” ed a quella del 1994 intitolata “Antico Franceschiello da Peppino”.
Il libro che contiene interessanti notizie ed informazioni sui “vecchi” e sui “nuovi” iscritti si intitola “Locali Storici in Penisola Sorrentina” ed è impreziosito, oltre che da interessanti notizie storiche sulle singole attività, anche con splendide immagini (delle quali alcune contemporanee ed altre davvero antiche).
La pubblicazione – per la quale ci si è affidati a Nicola Longobardi Editore – risulta gradevole e degna di attenzione perché fornisce uno spaccato di notevole valore su alcune delle attività che, nel corso degli anni si sono distinte tanto in ambito alberghiero, quanto sul fronte della ristorazione.
La qual cosa – se si considera il fatto che oggi turismo e gastronomia hanno raggiunto una quasi perfetta simbiosi e decretano le fortune dell’ economia della Penisola Sorrentina – è sicuramente rilevante.
Nel proporre il frutto della sua ennesima fatica, l’ avvocato Nino Cuomo, nella prefazione del libro ha spiegato: “Siamo al secondo appuntamento sorrentino dell’ Associazione Locali Storici d’Italia.
Il primo si svolse nel 1992 (16-18 Ottobre), quando i primi cinque esercizi pubblici sorrentini furono iscritti a questa prestigiosa associazione e Sorrento festeggiò l’ evento con una pubblicazione nella quale furono inseriti anche due alberghi “storici” della costiera amalfitana.
La Penisola Sorrentina era rappresentata da quattro alberghi ed un ristorante: dal Bellevue Syrene, dal Cocumella, dall’ Imperial Tramontano e dall’ Excelsior Vittoria, il ristorante fu ‘O Parrucchiano; la Costiera Amalfitana dal Cappuccini Convento e dal Caruso Belvedere.
I meriti di questi sei complessi alberghieri, onore e decoro delle due costiere della Penisola Sorrentina, furono favorevolmente valutati e la loro ammissione costituì motivo di festa per l’ intera comunità turistica.
Nel maggio 1994 fu la volta di un altro ristorante, sulla strada panoramica, che da Sorrento conduce a Massa Lubrense, Antico Franceschiello da Peppino, che celebrò tale ambito riconoscimento con una particolare pubblicazione che, seguendo quella precedente, illustrava la storia dell’esercizio alla terza generazione di gestione, fin dalla fondazione.
Infine, dopo quattro anni, festeggiando il suo centenario un settimo pubblico esercizio sorrentino, ottenne riconoscimento ed iscrizione, come Locale Storico, il ristorante in Piazza Tasso, ‘O Canonico 1898, inizialmente sorto come Campidoglio – ‘O Canonico.
La Penisola Sorrentina, con la sua secolare tradizione turistica, con un’ attrezzatura alberghiera di altissimo livello internazionale, con una ristorazione che annovera la più alta densità di presenza di esercizi stellati, si presenterà per l’ assemblea dell’ Associazione Locali Storici d’ Italia, manifesterà il desiderio di aumentare la già cospicua presenza nel suo ambito, proponendo il riconoscimento di soci effettivi di altri tre alberghi, che vantano la secolarità della loro nascita, oltre che l’ efficienza ed il gradimento degli ospiti.
La Villa di Sorrento, sorta nel 1854, gestita da una famiglia di albergatori da quattro generazioni (quasi alla quinta per I’ affidamento all’ ultimo rappresentante, Francesco Esposito) vanta una tradizione di ospitalità e familiarità, sorta in… era borbonica.
II Grand Hotel Royal, presenta un’ identità nella fondatrice, Angela Cafiero, con il precedente, datando la sua nascita nel 1898 ed assurgendo subito fra i grandi alberghi sul mare, con quella visione panoramica che l’ intera costa sorrentina vanta come eccezionale biglietto da visita. Oggi è gestita, dopo i danni ed il restauro, conseguenza degli eventi tellurici del novembre 1980, dalla famiglia Manniello, operatori turistici affermati e presenti nel gotha della ricettività e della ristorazione sorrentina.
Più giovane, ma egualmente qualificato per le sue origini ed il suo sviluppo, per la sua posizione panoramica e per Ia calorosa accoglienza dell’ utenza, anche per esso internazionale, è l’ Hotel Minerva. Fondato nei primissimi anni dello scorso secolo e gestito congiungendo ospitalità e ristorazione, con il trasferimento nell’ attuale sede ha operato quel salto di qualità che gli consente di essere compreso nell’ elenco delle perle della costiera sorrentina. Anche questo albergo, da alcuni anni, è entrato nell’ orbita di un’ altra grande famiglia alberghiera della Città delle Sirene, l’ Acampora, proprietaria di altri qualificati esercizi e di un’ affermata organizzazione di viaggi.
Certo, per Sorrento poter aspirare ad una decina di esercizi turistici che, per la loro anzianità e per la loro qualità dei servizi, per la fama conseguita (testimoniata nella specifica descrizione che segue) e per i successi raccolti che ne hanno fatto meta di godimento a livello nazionale ed internazionale, è motivo di orgoglio e di fiducia nella continuazione di una tradizione che ha origini da prima ancora del Grand Tour, allorché i grandi viaggiatori ne confermarono I’ alto valore. Non era solo la fama di essere stata la patria del grande epico Torquato Tasso, non erano unicamente le bellezze naturali ed il fascino che esercitava sugli artisti ed i poeti che la dipingevano e la descrivevano, non furono le note di immortali canzoni che precedettero e seguirono la più celebre Torna a Surriento, a rendere Sorrento ricercata e frequentata. È stata la qualità dei suoi esercizi di accoglienza e di ristorazione – di cui i dieci che presentiamo sono solo una piccola e qualificata rappresentanza – che ha affermato il successo del turismo dell’ intera Penisola Sorrentina!”