Libro sul Miserere delle processioni in Penisola Sorrentina
Lo scorso 15 aprile è stato presentato anche a Sorrento, nella magnifica e suggestiva cornice offerta dalla chiesa barocca dei Chiesa dei Servi di Maria il libro intitolato “Miserere”, curato da Don Francesco Saverio Casa (responsabile della Parrocchia di Priora) e Giovanni Petagna.
Nel corso della manifestazione – coordinata dal Dottor Diodato Morvillo – sono intervenuti l’ Ingegnere Antonino Persico (priore della Arciconfraternita della Morte ed Orazione di Sorrento, oltre che della Congrega che prende il nome dalla Chiesa in cui è avvenuta la pubblicazione e dalla quale prende le mosse la celebre processione nera del Venerdì Santo a Sorrento), il Sindaco Giuseppe Cuomo, il Professore Vincenzo Russo, il Senatore Raffaele Lauro.
La novità editoriale ha suscitato l’ interesse di un folto ed caloroso pubblico accorso tanto per “consacrare” l’ interesse generato dallo spessore culturale delle manifestazioni che eccezionalmente vengono organizzata presso quella che i sorrentini affettuosamente indicano con il vezzeggiativo di “Congregazionella”, quanto .per testimoniare l’ interesse nutrito verso l’ oggetto della pubblicazione stessa.
Il “Miserere”, infatti, è il nome con il quale si indica il coro che accompagna le processioni penitenziali che si snodano lungo le strade della Penisola Sorrentina e che conferisce ulteriore motivi di suggestione alle mistiche sfilate degli incappucciati che, in vario modo, accompagnano i simboli della Passione di Gesù e le statue della Addolorata oltre che, talvolta, del Cristo stesso.
I testi latini sono quelli del Salmo 50 declamati con toni che variano, sapientemente, da quelli delle voci bianche a quelle dei bassi.
Si tratta di una struggente ammissione di colpa e, al tempo stesso, di una richiesta di perdono per aver condotto il Cristo sulla Croce alla quale – considerata la corposità dei cori impegnati – danno voce migliaia di persone della Penisola Sorrentina.
Di fatto, si tratta di una delle componenti fondamentali della processioni degli incappucciati in Costiera Sorrentina che riescono a fondere in un “unicum”, musicalità e misticismo, fede ed ammirazione, ammirazione e commozione.
Facile comprendere, dunque, quale – e di quale portata – sia la partecipazione attiva verso un tal genere di espressione della devozione popolare che, peraltro, ha radici antichissime.
Tra quelle più antiche figurano proprio quelle vantate dalla Arciconfraternita della Morte ed Orazione di Sorrento che, sicuramente, è una delle più antiche d’ Italia tra quelle che si dedicano alla osservanza di riti del genere.
Si tratta di una espressioni devozionali che sono particolarmente sentite da tutta la popolazione residente, ma che risultano capaci di attirare l’ attenzione anche di decine di migliaia di ospiti più o meno occasionali della Costiera Sorrentina.
Nel proporre curiosità, informazioni dettagliate, notizie dimenticate da tanti (assieme a magnifiche immagini), i due autori sono riusciti ad elaborare un testo non solo meritevole di occupare un posto di riguardo nella bibliografia locale, ma anche in quella dei riti che, per l’ appunto, accompagnano le celebrazioni della Settimana Santa.
Alla luce di queste premesse, dunque, risulta facile comprendere le ragioni che determineranno il sicuro successo della pubblicazione stessa.
Fabrizio Guastafierro