Carte da gioco internazionali di Sorrento
Dopo avere felicemente sperimentato l’ esperienza delle carte da gioco delle Sirene, in versione regionale, Fabrizio Guastafierro e Gabriele Oliva, collaudarono anche la versione internazionale.
Nell’ avventurarsi in questo senso, però – anche per rendere tangibile la diversità di questa nuova versione rispetto alla precedente – si scelse il nome carte da gioco della Terra delle Sirene.
Ciò, oltretutto, in considerazione del fatto che le scelte operate in fase di impostazione furono assai diverse.
Valutata positivamente l’ opportunità di produrre un Kit contenente due mazzi, uno diverso dall’ altro e ciascuno composto da 54 carte da gioco tutte diverse tra loro, gli ideatori allestirono un primo mazzo (con dorso verde) in cui semi di cuori, quadri, fiori e picche erano accompagnati da personaggi, prodotti, particolari storici, monumentali, paesaggistici e folcloristici di aree ben definite.
Alle carte di cuori, infatti, erano associati particolari della Penisola Sorrentina che nel dettaglio erano:
Sulla carte dell’ Asso di cuori era raffigurata: una veduta della Penisola Sorrentina;
Sulla carta del due di cuori: uno scorcio del Chiostro di San Francesco a Sorrento;
Sulla carta del tre di cuori: una panoramica del vallone dei Mulini a Sorrento;
Sulla carta del quattro di cuori: un traghetto sorrentino in partenza dal porto di Sorrento;
Sulla carta del cinque di cuori: gli incappucciati della processione bianca di Sorrento;
Sulla carta del sei di cuori: una vista della conca della Regina Giovanna a Sorrento;
Sulla carta del sette di cuori: un insieme di prodotti della gastronomia sorrentina;
Sulla carta dell’ otto di cuori: alcune espressioni dell’ artigianato sorrentino. Ovvero l’ intarsio, la seta ed i merletti;
Sulla carta del nove di cuori: una bottiglia di limoncello di Sorrento;
Sulla carta del dieci di cuori: una rappresentazione della Tarantella sorrentina;
Sul carta “J” di cuori (fante di cuori): un ritratto di Enrico Caruso;
Sulla carta del “Q” di cuori (regina di cuori): una allegoria de “La cieca di Sorrento”;
sulla carta del “K” di cuori (Re di cuori): un ideale ritratto del Duca Sergio I di Sorrento
Alle carte di quadri erano associati particolari di Napoli che nel dettaglio erano
Sulla carte dell’ Asso di quadri era raffigurata: una veduta di Napoli;
Sulla carta del due di quadri: un particolare del Maschio Angioino a Napoli;
Sulla carta del tre di quadri: una veduta del Castel dell’ Ovo a Napoli;
Sulla carta del quattro di quadri: la facciata principale del Palazzo Reale di Napoli;
Sulla carta del cinque di quadri: una veduta della Reggia di Capodimonte a Napoli;
Sulla carta del sei di quadri: uno scorcio del Chiostro di Santa Chiara a Napoli;
Sulla carta del sette di quadri: uno scorcio del Chiostro di San Martino a Napoli;
Sulla carta dell’ otto di quadri: un ritratto allegorico dell’ Ercole Farnese custodito nel Museo Nazionale di Napoli;
Sulla carta del nove di quadri: un interno del Teatro San Carlo di Napoli;
Sulla carta del dieci di quadri: un insieme allegorico del Tesoro di San Gennaro a Napoli;
Sul carta “J” di quadri (fante di quadri): Un ritratto del principe Raimondo di Sangro anche conosciuto come il principe di Sansevero;
Sulla carta del “Q” di quadri (regina di quadri): Un ritratto di della Regina Carolina di Borbone;
sulla carta del “K” di quadri (re di quadri): Un ritratto dell’ Imperatore Federico II a Napoli;
Alle carte di fiori erano associati particolari di Ischia e di Procida che nel dettaglio erano:
Sulla carte dell’ Asso di fiori era raffigurata: una veduta aerea dell’ isola di Ischia;
Sulla carta del due di fiori: una veduta del Castello di Ischia;
Sulla carta del tre di fiori: una veduta dei Bastioni di Ischia;
Sulla carta del quattro di fiori: uno scorcio del cosiddetto Fungo di Ischia;
Sulla carta del cinque di fiori: una veduta della Chiesa del Soccorso a Ischia;
Sulla carta del sei di fiori: una veduta dei Giardini di Poseidon a Ischia;
Sulla carta del sette di fiori: un insieme di reperti archeologici di Ischia;
Sulla carta dell’ otto di fiori: un primo piano del Torrione di Ischia;
Sulla carta del nove di fiori: una particolare delle Terme di Ischia;
Sulla carta del dieci di fiori: una veduta aerea dell’ Isola di Procida;
Sul carta “J” di fiori (fante di fiori): un ritratto allegorico di Ferrante ed Alfonso D’ Avalos;
Sulla carta del “Q” di fiori (regina di fiori): un ritratto di Vittoria Colonna;
sulla carta del “K” di fiori (re di fiori): una medaglione caratterizzato dall’ effige di Gerone di Siracusa
Alle carte di picche erano associati particolari riferiti ai paesi vesuviani che nel dettaglio erano:
Sulla carte dell’ Asso di picche era raffigurata:Una veduta del Golfo di Napoli;
Sulla carta del due di picche: un primo piano della Cassa Armonica di Castellammare di Stabia;
Sulla carta del tre di picche: una veduta delle Terme di Castellammare di Stabia;
Sulla carta del quattro di picche: una raffigurazione della Pasta di Gragnano;
Sulla carta del cinque di picche: una scena raffigurante la scena della raccolta dei pomodori San Marzano;
Sulla carta del sei di picche: la riproduzione del ritratti di Nettuno e Anfitrite ad Ercolano
Sulla carta del sette di picche: la riproduzione della statua del Sileno ebbro scoperta ad Ercolano
Sulla carta dell’ otto di picche: un dettaglio della Villa di Poppea ad Oplonti;
Sulla carta del nove di picche: un momento della lavorazione del corallo di Torre del Greco;
Sulla carta del dieci di picche: Una veduta di Villa Campolieto ad Ercolano;
Sul carta “J” di picche (fante di picche): un ritratto di Giuseppe Fiorelli;
Sulla carta del “Q” di picche (regina di picche): La riproduzione del dipinto raffigurante la Primavera rinvenuto a Stabiae;
sulla carta del “K” di picche (Re di picche): un ritratto del Re Carlo I;
Sul primo dei due Jolly, infine, c’ erano raffigurati dettagli gastronomici (pizza margherita, vino ed uva), mentre, sull’ altro, si poteva ammirare una immagine di Pulcinella.
L’ altro mazzo di carte, invece (quello con dorso rosso), era dedicato alle realtà della Penisola Sorrentina, a quelle della Costiera Amalfitana, all’ Isola di Capri ed a Pompei.
In questo caso alle carte di cuori erano associati particolari riferiti alla Penisola Sorrentina che nel dettaglio erano:
Sulla carte dell’ Asso di cuori era raffigurata: una veduta del Sedil Dominova a Sorrento;
Sulla carta del due di cuori:un dipinto ideale raffigurante lo sbarco dei saraceni e l’ assalto delle antiche mura a Sorrento;
Sulla carta del tre di cuori: la veduta dell’ ingresso principale della Cattedrale di Sorrento;
Sulla carta del quattro di cuori: una immagine dell’ antico Castello di Sorrento;
Sulla carta del cinque di cuori: una carrozzella tirata da cavallo a Sorrento;
Sulla carta del sei di cuori: un ritratto (del tipo “natura morta”) di Olio e vino di Sorrento,
Sulla carta del sette di cuori: un veduta di Marina della Lobra a Massa Lubrense;
Sulla carta dell’ otto di cuori: un antico gozzo sorrentino;
Sulla carta del nove di cuori: una “natura morta” raffigurante prodotti gastronomici sorrentini (pizza margherita e gnocchi alla sorrentina)
Sulla carta del dieci di cuori: gli incappucciati della processione nera del Venerdì Santo a Sorrento;
Sul carta “J” di cuori (fante di cuori): un ritratto di Torquato Tasso;
Sulla carta del “Q” di cuori (regina di cuori): un ritratto della Regina Giovanna;
sulla carta del “K” di cuori (Re di cuori): un ritratto dell’ Imperatore Cesare Augusto;
Alle carte di quadri erano associati particolari riferiti alla Costiera Amalfitana che nel dettaglio erano:
Sulla carte dell’ Asso di quadri era raffigurato: un panorama di Amalfi;
Sulla carta del due di quadri: un dettaglio di una nave dell’ Antica Repubblica marinara di Amalfi;
Sulla carta del tre di quadri: una panoramica della scala d’ ingresso al Duomo di Amalfi;
Sulla carta del quattro di quadri: uno scorcio della Grotta dello Smeraldo ad Amalfi;
Sulla carta del cinque di quadri: un interno del Museo della carta ad Amalfi (in cui sono custoditi preziosissimi esemplari della celeberrima Carta d’ Amalfi);
Sulla carta del sei di quadri: un panorama di Positano dall’ alto;
Sulla carta del sette di quadri: uno scorcio delle tipiche stradine di Positano con, in primo piano, le cosiddette, Pezze di Positano;
Sulla carta dell’ otto di quadri: un dettaglio di Villa Cimbrone a Ravello;
Sulla carta del nove di quadri: uno scorcio di Villa Rufolo a Ravello;
Sulla carta del dieci di quadri:
Sul carta “J” di quadri (fante di quadri): un ritratto allegorico di Masaniello;
Sulla carta del “Q” di quadri (regina di quadri): un ritratto di Sigilgaita Rufolo;
sulla carta del “K” di quadri (re di quadri): un ritratto di Flavio Gioia (inventore della Bussola).
Alle carte di fiori erano associati particolari riferiti all’ Isola di Capri che nel dettaglio erano:
Sulla carte dell’ Asso di fiori era raffigurata: una veduta aerea dell’ Isola di Capri;
Sulla carta del due di fiori: la Funicolare di Capri, mentre ascende dal Porto di Capri alla famosa Piazzetta di Capri;
Sulla carta del tre di fiori: uno scorcio della Piazzetta di Capri;
Sulla carta del quattro di fiori: un dettaglio dell’ orologio che si trova nella Piazzetta di Capri;
Sulla carta del cinque di fiori: uno scorcio della Certosa di Capri;
Sulla carta del sei di fiori: una veduta di Villa Jovis a Capri;
Sulla carta del sette di fiori: un primo piano dell’ Arco Naturale a Capri;
Sulla carta dell’ otto di fiori: un panorama dei Faraglioni a Capri;
Sulla carta del nove di fiori: un ritratto di una tipica lucertola azzurra di Capri;
Sulla carta del dieci di fiori: uno scorcio della Grotta Azzurra di Capri;
Sul carta “J” di fiori (fante di fiori): un ritratto di Gioacchino Murat;
Sulla carta del “Q” di fiori (regina di fiori): un allegorico ritratto delle Sirene;
sulla carta del “K” di fiori (re di fiori): un allegorico ritratto dell’ Imperatore Tiberio sui resti della sua celeberrima villa di Capri e dell’ altrettanto celeberrimo Salto di Tiberio;
Alle carte di picche, infine, erano associati particolari riferiti a Pompei che nel dettaglio erano:
Sulla carte dell’ Asso di picche era raffigurata: una veduta della Villa dei Misteri a Pompei;
Sulla carta del due di picche: un particolare del teatro Grande di Pompei;
Sulla carta del tre di picche: un dettaglio della Casa dei Vetii di Pompei;
Sulla carta del quattro di picche: un particolare delle Terme del Foro di Pompei;
Sulla carta del cinque di picche: una immaginaria animazione dell’ Anfiteatro di Pompei;
Sulla carta del sei di picche: una riproduzione della statua del Fauno a Pompei;
Sulla carta del sette di picche: la raffigurazione di alcuni calchi umani ricavati nel corso delle operazioni di scavo ce hanno consentito di riportare alla luce i resti archeologici di Pompei;
Sulla carta dell’ otto di picche: una maschera teatrale della antica Pompei;
Sulla carta del nove di picche: una ricostruzione di Via dell’ Abbondanza negli scavi archeologici di Pompei;
Sulla carta del dieci di picche: una veduta del Santuario dedicato alla Madonna del Rosario di Pompei;
Sul carta “J” di picche (fante di picche): un dipinto raffigurate il Dio Mercurio ritrovato nella antica Pompei;
Sulla carta del “Q” di picche (regina di picche): i ritratti allegorici della Dea Iside, della Dea Fortuna e della Dea Venere a Pompei;
sulla carta del “K” di picche (Re di picche): un immaginario ritratto di Giove a Pompei;
Sulle carte dei Jolly di questo mazzo di carte, inoltre, erano raffigurato una giovanetta ed un ragazzo che ricordano il famoso ballo folcloristico della Tarantella.
Anche questo mazzi di carte da gioco, ideati e prodotti da Gabriele Oliva e Fabrizio Guastafierro hanno riscosso calorosi consensi e sono oggi degli ambiti pezzi da collezione.