Carte da gioco della Penisola Sorrentina, il significato
Nell’ avventurarsi nella produzione dei mazzi di carte da gioco delle Sirene, Gabriele Oliva e Fabrizio Guastafierro, non trascurarono, l’ opportunità di curare ogni dettaglio. E così valutarono positivamente l’ opportunità di corredare la carte da gioco sorrentine con una nota illustrativa grazie alla quale, oltre ad una lapidaria illustrazione di come fare per utilizzarlo giocando a scopa o a briscola, si potevano cogliere i significati dei simboli raffigurati su ciascuna carta.
Su questa nota illustrativa c’ era scritto:
Brevi cenni sul significato delle carte
Quello delle Sirene, non è solo un semplice mazzo di carte da gioco, ma viene considerato anche come un efficace portafortuna ed un originale condensato di tutto ciò che è tipico di Sorrento, della sua Penisola e dell’ Isola di Capri.
Allegro, originalissimo e gradevole, il Mazzo di Carte delle Sirene è stato realizzato per regalare, a chiunque ne venga in possesso, una infinità di emozioni. Si tratta di un prodotto apparentemente semplice nella forma, ma che in realtà è il frutto di accurati studi.
Il Mazzo di carte delle Sirene è un magnifico souvenir per i turisti; un oggetto da collezione per chiunque ami i prodotti locali; un accattivante amuleto per i superstiziosi; un originale strumento di divertimento per i giocatori
Palo di Denari
Nelle monete che caratterizzano il palo di denari è riportata l’ effige del celebre Torquato Tasso che nacque a Sorrento nel 1544 e che fu l’artefice di molteplici capolavori della letteratura italiana tra i quali la “Gerusalemme Liberata” e l’ “Aminta”. Nel medaglione centrale del 5, invece, l’immagine trae spunto dal celebre romanzo “La cieca di Sorrento”, anche se non si può negare la sua somiglianza ad una raffigurazione della Dea Bendata (la Dea Fortuna). Non a caso il mazzo di carte delle Sirene è anche un simpatico portafortuna come del resto testimonia la presenza di una magnifica cornucopia (antico, ma sempre attuale simbolo dell’abbondanza), che caratterizza l’asso. Nel 4 è presente una bottiglia di limoncello, il gustosissimo liquore di limoni che ha contribuito e rendere famosa la Penisola Sorrentina nel mondo. L’8, il 9 ed il 10, infine, ricordano gli antichi personaggi mitologici che abitavano le acque marine di Sorrento.
La figura della Sirena che si trova nell’8 si trova davanti agli isolotti dei Galli, ben si accompagna a quella di un fantastico cavallo marino condotto da un giovane, nel 9, e da un Tritone, nel 10.
Palo di Bastoni
Il legno utilizzato per raffigurare le carte del palo di bastoni è quello dei magnifici e lussureggianti alberi di olivo di Sorrento e di tutta la Penisola Sorrentina, dai quali si ricava un famoso olio che un tempo si otteneva mediante l’utilizzo di macine come quella raffigurata nel 3. Nel 4, invece, oltre ad uno dei gozzi che hanno reso celebre la cantieristica navale sorrentina a livello internazionale, è presente un altro prodotto naturale: quello delle famose noci di Sorrento, dal sapore squisito e conosciutissime in tutto il mondo. Così come conosciutissimi in tutto il mondo sono i meravigliosi prodotti in legno elaborati ricorrendo all’ arte della Tarsia. E proprio per testimoniare l’importanza e la bellezza dei prodotti, nel 5 è stato inserito un grazioso cassettino ed alcuni degli strumenti utilizzati per la sua realizzazione. Anche in questo caso, l’8, il 9 ed il 10 richiamano alla mente il ricordo di antichi miti che fin dai tempi di Omero si diceva che popolassero il mare della Penisola Sorrentina e dell’Isola di Capri. La presenza dei Faraglioni, nell’8 impreziosisce l’immagine di una bellissima Sirena, mentre nel 9 un focoso destriero fuoriesce dal mare. Nel 10 infine, un maestoso Tritone si erge a difesa del caratteristico costone tufaceo di Sorrento.
Palo di Coppe
Fin dall’epoca romana i vini di Sorrento hanno deliziato il palato dei buongustai, al punto che se ne trovano interessanti testimonianze perfino negli scritti di Stazio. L’inebriante bevanda, circa 2000 anni fa veniva conservata nelle stesse anfore che, oggi, caratterizzano il palo di Coppe del mazzo di carte delle Sirene. Rimanendo in ambito gastronomico, non poteva mancare un esplicito richiamo (nel 5) alla squisita pizza.
Nel 4, invece, si può apprezzare un richiamo alla folcloristica danza della tarantella sulla cui nascita si narrano molte leggende.
Nell’8, la Sirena rivolge il suo sguardo al Vesuvio, mentre nel 9 a condurre il cavallo marino è un giovane Bacco (che i romani veneravano come il dio del vino). Il Tritone del 10 ha alle spalle una delle grotte dell’ antico porto di Sorrento.
Palo di Spade
Tradizionalmente pacifica ed ospitale, la popolazione di Sorrento, ha però sempre difeso il proprio territorio, specie dalle invasioni dei pirati saraceni, che tentavano di sbarcare lungo le coste. Per lunghi secoli valorosi marinai sono riusciti a rintuzzare quasi ogni attacco.
Da qui la scelta di caratterizzare il palo di spade con una serie di richiami marinari, come gli ippocampi che impreziosiscono l’elsa che consente di impugnare le armi. Nel 4 si può ammirare uno scorcio della mitica Grotta Azzurra di Capri, mentre nel 5 si può apprezzare una delle sempre più rare carrozzelle di Sorrento ed il famoso orologio della Piazzetta di Capri. La magnifica conchiglia del 3, invece, è solo un esemplare simbolico rispetto ad una varietà infinita nascosta nei mari locali, assieme a miti non sempre ricordati correttamente. Nell’8 la Sirena protegge allegoricamente la famosa punta del Capo di Sorrento, nota anche come zona dei Bagni della Regina Giovanna, oggetto di tante leggende. Nel 9 il guerriero condotto da un cavallo marino sembra voler dominare il mare. Il Tritone del 10, infine, protegge la Punta della Campanella.
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