RUEC di Sorrento, Ordinamento degli spazi pubblici
CATEGORIA PRESTAZIONALE C
ORDINAMENTO DEGLI SPAZI PUBBLICI
SCHEDA C1: STRADE E PIAZZE
1. Definizione: La strada rappresenta l’elemento ordinatore della struttura urbana, di separazione degli edifici e dei lotti urbani, di determinazione delle direzioni di fruizione, di collegamento e comunicazione di poli e funzioni anche lontane: su di essa si affacciano le principali attività della residenza, del lavoro e del tempo libero.
Strade, vie, vicoli, gradonate, percorsi pedonali, piste ciclabili, costituiscono una fitta rete di mobilità di livelli e utenze differenziate cui corrispondono gerarchie e caratteri diversi.
La piazza rappresenta il luogo privilegiato di rappresentazione di una società: su di essa, nel corso della storia, si sono autocelebrati gli edifici del potere pubblico o religioso, i palazzi nobiliari, le nuove funzioni commerciali e terziarie. Luogo di incontro, di relazioni, di mercato, di celebrazioni o spettacolo, poi snodo di mobilità veicolare, la piazza ha assunto ruoli, forma ed immagini diverse nel tempo e per aree.
Piazze, piazzette, larghi, crocevie costituiscono i poli di aggregazione delle aree urbane secondo gerarchie e caratteri edificatori diversi.
La definizione di regole costruttive risponde non solo alla determinazione unitaria della strada come spazio pubblico di connessione e della piazza come spazio pubblico di relazione, ma anche a generare un ordinamento, nel senso illuminista di razionalità funzionale e di promozione estetica.
2. Livello di prestazione: Le strade, le piazze, i larghi, i percorsi, di valore storico, che rappresentano il sistema viario premoderno e quelli di valore ambientale sono oggetto di tutela e riqualificazione. Il Comune definirà, sulla base di uno studio unitario sulle trasformazioni storiche del sistema delle strade e delle piazze che stabilisca classificazioni tipologiche e gerarchie di valori, la normativa di salvaguardia, le eventuali prescrizioni particolari, le modalità e la gestione degli interventi, tenendo conto dei tracciati e delle forma, dei materiali di pavimentazione e di recinzione, delle alberature, della segnaletica e degli elementi architettonici di arredo. Gli interventi dovranno essere orientati al restauro dell’insieme degli elementi costitutivi, con la conservazione dei tracciati, della forma e dei materiali originari. Eventuali elementi di innovazione non dovranno alterare l’ambiente così come stratificato nel tempo.
In via generale il requisito può intendersi soddisfatto se si raggiungono i seguenti obiettivi:
• strade e piazze pedonali: le strade, i percorsi e le aree urbane ad esclusivo o prevalente uso pedonale devono garantire il passeggio, la sosta e l’incontro delle persone senza intralci con veicoli di qualsiasi genere: può essere consentito il solo utilizzo di biciclette. A tale scopo dovranno essere previsti delle nette separazioni con i percorsi veicolari, costituite da marciapiedi o gradonate o da recinzioni ed elementi architettonici di arredo posti in modo stabile. In caso di attraversamento di strade veicolari o dedicate al trasporto pubblico, queste dovranno essere nettamente segnalate e protette. Particolare attenzione sarà posta per la mobilità di portatori di handicap e per la sicurezza di bambini ed anziani. Potrà essere consentito il carico e lo scarico di merci per le attività ivi presenti.
Le pavimentazioni, gli arredi, l’illuminazione, le eventuali aiuole, le recinzioni, devono concorrere a definire una elevata qualità urbana sulla base di progetti unitari determinati dalla lettura storico-morfologica dei luoghi e orientati ad un accorto uso dei materiali, con particolare riguardo a quelli tradizionali.
In particolare le pavimentazioni andranno curate nel disegno, nei colori e nella durabilità ai fini della migliore fruizione. Si utilizzeranno prevalentemente materiali dell’ambiente della città quali le pietre, il cotto campano, le arenarie, nonché blocchetti di calcestruzzo precolorato. Non va escluso, in via subordinata, il ricorso ad altri materiali (porfido, travertini, basalti, pietra serena, ….) entrati nell’uso più recente.
Per gli impianti di illuminazione esterna sarà curata non solo l’intensità e la diffusione della luce notturna in modo da assicurare la fruizione in funzione delle attività previste, ma anche la qualità e l’estetica dei corpi illuminanti in modo da costituire un ulteriore elemento di progettazione organica.
Particolare cura andrà posta nella realizzazione di panchine o sedute, fontane, vasche, chioschi, ma anche di pali, cordoli, muretti ed ogni altra opera analoga. Anche in questo caso l’intervento dovrà rispondere a criteri
unitari ed organici di progettazione.
Per tutti gli interventi dovrà essere assicurato un idoneo smaltimento delle acque piovane, per evitare ristagni d’acqua e infiltrazioni. Le griglie di raccolta delle acque, i pozzetti e le canaline saranno realizzate in ferro, ghisa o pietra. Sono consentiti corsetti di calcestruzzo del tipo ad impasto precolorato nelle aree esterne ai centri storici.
• piste ciclabili: il Comune potrà definire un piano di ciclabilità del territorio per aree o percorsi. Il piano determinerà piste ciclabili dedicate, corsie protette o nuovi percorsi esclusivi, garantendo la mobilità nella piena sicurezza dal traffico veicolare. Le piste dovranno essere opportunamente dimensionate, adeguatamente protette e facilmente individuabili con pavimentazioni e recinzioni idonee.
• strade ad uso promiscuo: Per le strade veicolari con marciapiedi va garantita la piena sicurezza ed agibilità dei pedoni senza alcun intralcio da parte dei veicoli. I marciapiedi dovranno essere tutelati dalla sosta o dalla
mobilità veicolare, liberi da depositi di materiali, merci e ingombri che ne riducano la larghezza. Cabine di pubblici servizi, arredi urbani, alberature e pali per la segnaletica potranno essere posti garantendo comunque una larghezza libera, in quel punto, di almeno 1,00 m.
I passi carrai e gli ingressi veicolari in genere che interrompano o attraversino i marciapiedi devono essere segnalati con pavimentazioni di forma o colori diversi e delimitati in modo da impedire l’accesso dei veicoli sui marciapiedi.
Le parti di strada destinate alla mobilità veicolare dovranno avere larghezza e pendenza adeguate secondo le norme del Nuovo codice della strada.
Le nuove strade dovranno prevedere, laddove possibile, marciapiedi o percorsi pedonali protetti di larghezza libera non inferiore a 1,00 m.
• strade veicolari: per le strade destinate prevalentemente alla mobilità veicolare il PUC normerà l’uso, la capacità di traffico, le tipologie di veicoli e gli spazi di parcheggio e manovra.
Per le pavimentazioni stradali andranno utilizzati prevalentemente asfalti ecocompatibili e fonoassorbenti. Per le strade interne al centro storico e alle zone di Tutela Ambientale e Parchi Speciali come specificate e delimitate nel PUC, e nelle zone di vincolo ambientale, le pavimentazioni originarie vanno conservate e restaurate, compatibilmente con il carico veicolare previsto. Gli eventuali rifacimenti, laddove non sia possibile documentarne i materiali originari, saranno realizzati con materiali consoni con l’ambiente.
Per le strade esterne alle aree urbane, particolare cura sarà dedicata all’inserimento ambientale, con la piantumazione di essenze del clima mediterraneo, la realizzazione di muri di contenimento o di recinzione in
muratura o rivestiti in muratura, siepi, viminate.
SCHEDA C2: SPAZI ED ATTREZZATURE COLLETTIVI
1. Definizione: Gli spazi e le attrezzature pubbliche o ad uso collettivo rappresentano non solo i luoghi di servizi destinati alla collettività ma soprattutto i poli di riferimento urbano e di magnificenza di una città. Scuole, teatri, case comunali, stazioni, musei possono determinare, nell’ubicazione, nella ricchezza tipologica, nella cultura architettonica, nell’efficienza dei servizi resi, la rappresentazione urbana di una società. La bellezza di una città si misura dai suoi spazi pubblici e non necessariamente in termini quantitativi ma innanzitutto nei valori qualitativi che essi esprimono.
2. Livello di prestazione: Per i contenuti resi nella definizione, il requisito può intendersi soddisfatto se le opere pubbliche, in generale, raggiungono elevati livelli di qualità dell’architettura espressi in termini di articolazione degli spazi, di ricerca tipologica, di ricchezza dei materiali, di rappresentazione urbana. In tal senso il progetto dovrà rispondere non solo alle funzioni richieste dalla destinazione d’uso, ma anche alla capacità di svolgere un ruolo di aggregazione e riferimento urbano.
Le tipologie edilizie assunte dovranno chiaramente estrinsecare la funzione richiesta, evitando il ricorso a contenitori anonimi e privi di riferimento.
Gli atri e gli spazi di servizio all’utenza dovranno essere adeguatamente progettati non solo nella capacità fisica di accoglienza e permanenza del pubblico ma anche nella dimensione rapportata all’importanza ed al ruolo.
L’edificio dovrà contribuire alla definizione dei lotti urbani senza ricorrere a recinzioni e con gli ingressi posti preferibilmente sulle piazze o sui larghi, evitando separazioni tra il tessuto urbano e le attrezzature pubbliche.
Le norme relative alla sicurezza, all’igiene ed al superamento delle barriere architettoniche saranno utilizzate come ulteriori parametri di soluzioni intelligenti e qualitativamente elevate.
I materiali concorreranno alla bellezza e ricchezza complessiva, pur all’interno di una attenta valutazione dei costi.
Gli spazi esterni di pertinenza saranno curati con eguale attenzione: per essi valgono i requisiti di cui alla Scheda C1.
SCHEDA C3: SOTTOSERVIZI
1. Definizione: La rete dei sottoservizi pubblici costituisce non solo la trama impiantistica di fornitura di energia e di eliminazione delle scorie di una città, ma anche la condizione indispensabile alla sua urbanizzazione ed al miglioramento della qualità urbana. L’attenzione verso l’organizzazione e la diffusione delle reti costituisce pertanto un impegno determinante del governo della città.
2. Livello di prestazione: In generale la distribuzione, la diffusione, l’efficienza e la manutenzione delle reti rappresentano gli obiettivi principali che i requisiti prestazionali devono soddisfare.
In particolare vanno soddisfatti i seguenti requisiti:
• le reti sotterranee dei servizi di forniture di energia (elettrica e del gas), dell’acqua, di trasmissione fonica e di dati sono realizzate e gestite dalle società pubbliche, miste o private concessionarie: esse devono essere realizzate evitando sovrapposizioni e interferenze tra di esse e con la rete di fognatura pubblica;
• ogni azienda erogatrice di servizi, in caso di nuovi impianti o di rifazione di quelli esistenti, dovrà comunicare al responsabile del Servizio, almeno un mese prima del loro inizio, i lavori a farsi, le sedi pubbliche interessate ed il tempo di esecuzione degli stessi, dandone contestuale informazione alle altre aziende erogatrici. Fermo restando la necessità di dotarsi del provvedimento abilitativo ai sensi degli artt. 31 e 32 del Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale di Sorrento, l’azienda richiedente è tenuta, salvo casi di motivata urgenza, ad attenersi alle modalità ed ai periodi di esecuzione dei lavori stabiliti dal responsabile del Servizio che terrà conto delle interferenze con la mobilità veicolare, dell’eventuale possibilità di associare nello stesso periodo lavori di altre aziende erogatrici, dei disagi derivanti per i cittadini e l’utenza;
• in caso di apertura di tratti e sezioni di strade, piazze o marciapiedi pubblici le aziende erogatrici di servizi seguiranno tutte le prescrizioni impartite in sede di autorizzazione e sono tenute al ripristino della sede pubblica con gli stessi materiali o con altri materiali concordati con il Comune ed a perfetta regola d’arte non solo per la sezione interessata dai lavori ma per l’intera larghezza stradale lungo il tratto interessato, evitando toppe o rappezzi, sotto la diretta direzione dei lavori di personale tecnico del Comune;
• durante l’esecuzione dei lavori deve essere garantita la sicurezza e l’incolumità per la circolazione pedonale e veicolare e ridotto al tempo minimo indispensabile l’eventuale interruzione di fornitura del servizio;
• la rete di fornitura dell’acqua potabile dovrà essere particolarmente protetta sia dal sovraccarico stradale sia da possibili inquinamenti e non dovrà comportare perdite con possibili infiltrazioni nel sottosuolo;
• le reti di smaltimento delle acque meteoriche e delle acque luride dovranno essere separate, ben impermeabilizzate per evitare infiltrazioni del sottosuolo e delle eventuali falde freatiche e dotate di sistemi di monitoraggio;
• la rete di erogazione del gas e dell’energia elettrica dovranno essere realizzate in modo da evitare ogni interferenza, la piena sicurezza ed efficienza, senza comportare alcuna perdita o dispersione nel sottosuolo.
Il testo appena riportato può contenere involontarie imperfezioni e/o refusi rispetto all’ originale. E’ opportuno, quindi, che coloro che necessitano di avere certezze rispetto ad una materia così delicata, effettuino le opportune verifiche consultando direttamente gli atti presso il Comune di Sorrento