Considerazioni finali sul mondo turistico a Sorrento
Prima di concludere questo settore bisogna aggiungere la gerarchia del settore alberghiero, inizialmente come sezione locale della Federazione Provinciale, poi, in senso autonomo, UPSA (Unione Penisola Sorrentina Albergatori), ed oggi come Federalberghi.
Non bisogna dimenticare che altro settore che rappresenta elemento portante, quanto altri, del turismo sorrentino è quello delle Agenzie Turistiche. Se si pensa che nel 1946 ne esisteva una sola ed oggi, come strutture ufficiali, ne operano una decina, con una propria associazione, presieduta dall’ avv. Antonino Amuro.
Il settore del turismo poco sviluppato a Sorrento è il turismo culturale se si eccettua il periodo durante il quale venivano organizzati gli Incontri Internazionali del Cinema e con la programmazione dei Concerti di Musica Classica (iniziati con gli Incontri Musicali del 1972 e, nel 1985, trasformatisi nella Estate Musicale e, nel 2007, ritornati a Incontri Musicali Sorrentini).
La città e dotata di due Musei, istituzioni private, il Correale e quella della Tarsialignea, ma, purtroppo, poco reclamizzati, anche se la Federalberghi si sta impegnando molto per sostenerli (specie per il primo che è una Fondazione istituita a seguito del munifico testamento dei Fratelli Pompeo e Alfredo Correale).
Altre iniziative culturali sorgono, saltuariamente, quasi tutte a promozione di associazioni locali di cultura o di servizio. Uno di queste iniziative è il Concerto di Fine Anno, organizzato dal Rotary Club Sorrento (con finalità di beneficenza).
Ovviamente durante il periodo di storia sorrentina che sto trattando si sono svolte numerose manifestazioni sportive che hanno, anche, dato il loro contributo al movimento turistico.
Un argomento che va trattato in questo capitolo è quello della problematica derivante dal traffico, interno ed esterno alla Penisola Sorrentina.
Nel 1946 il movimento automobilistico era molto limitato, sulla SS.145 circolava ancora il tram; in Piazza tasso s’ incontravano ancora i “conduttori” (con il berretto indicante il nome dell’ albergo rappresentato e promosso) era ancora rilevante il ruolo dei vetturini per la “visita” della città, ma anche per procurare la preferenza per la scelta dell’ albergo e del ristorante.
Con gli anni ’50 si è sviluppato sensibilmente il trasporto con pullman e l’ aumento della capacità ricettiva turistica (da meno di mille ad oltre diecimila posti letto negli alberghi e lo sviluppo degli esercizi extra – alberghieri) hanno fatto esplodere l’ insufficienza della “panoramica” Castellammare – Sorrento. Nonostante i tunnel in area stabiese e in territorio vicano, la percorrenza dall’ uscita dell’ autostrada a Sorrento è troppo lunga e penalizza anche la qualità degli ospiti.
Tratto dal primo volume di “Sorrento 1946 – 2007” di Antonino Cuomo e pubblicato a Castellammare di Stabia da Nicola Longobardi Editore nel 2009. Pubblicato per gentile concessione dell’ autore.
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