Congressi a Sorrento e Turismo congressuale a Sorrento
Un discorso a parte merita il turismo congressuale per il ruolo che ha svolto nell’ ultimo trentennio.
Fu nei primi anni ’60 che a Sorrento si cominciò a comprendere la necessità di arricchire il complesso turistico cittadino di un Centro Congressi e fu l’ Amministrazione Comunale che si pose il problema riuscendo ad ottenere un finanziamento di trecento milioni dalla Cassa per il Mezzogiorno che, purtroppo, non fu utilizzato. Quando l’ argomento fu presentato in Consiglio Comunale sorsero due tesi: una che sosteneva la trasformazione del Teatro Tasso in Centro Congressuale con l’ aggregazione della struttura dell’ Azienda di Soggiorno e creando nel terreno sottostante quest’ ultima un garage a due piani con ingressi dalla via del porto; una seconda tesi proponeva la realizzazione, ex novo, di un Centro Congressuale al Capo di Sorrento, nell’ area in parte della quale, poi, fu costruito il complesso parrocchiale. Nella votazione in Consiglio Comunale, la seconda tesi (sostenuta dal Sindaco Di Leva) prevalse per pochi voti. In esecuzione di tale deliberazione fu bandito un concorso, che costò oltre tre milioni senza, però, che si giungesse alla realizzazione.
Per molti anni i congressi che sceglievano Sorrento quale loro sede di svolgimento si orientavano verso lo stesso Teatro Tasso o il Cinema Armida che, se offrivano capacità ricettiva, si presentavano privi di quelle attrezzature che potessero qualificare una struttura congressuale, nel vero senso della parola.
Così, dopo circa un decennio, nacque l’ idea di un complesso di tale genere “privato”! Mariano Russo, albergatore con visione aperta al futuro, compromise l’ acquisto di un’ ampia area di terreno nella zona nei pressi dell’ allora Mendicicomio di Sant’ Antonio, per la realizzazione di un grosso albergo di oltre 300 camere.
In una riunione di famiglia fu il padre, Mario, che per la sua esperienza, suggerì, per garantire copertura ad una struttura di oltre seicento posti letto, di attrezzarla con un vero e proprio Centro Congressi. La proposta fu accolta e si partì con la progettazione, il conseguente finanziamento e l’ inizio delle pratiche amministrative. La licenza edilizia per l’ inizio dei lavori del Sorrento Palace (così fu chiamato il complesso alberghiero) con annesso Centro Congressuale fu rilasciata nel 1972 (Sindaco Achille Lauro, Vice Sindaco Carlo Di Leva, ma l’ atto amministrativo fu firmato dallo scrivente). I lavori durarono a lungo, per lungo tempo furono sospesi, nella composizione della proprietà furono apportati mutamenti (a Mariano Russo, subentrò il gruppo Apreda – Pollio – IMEC). Il Centro Congressi Hotel Sorrento Palace fu inaugurato nel 1982 (la licenza di abitabilità della struttura fu firmata dallo scrivente, allora Sindaco), con 380 camere, 12 sale capaci di ospitare da 19 a 1.700 persone, un’ area espositiva di 1.200 metri quadrati e tutti i conforti per attività congressuali (non esclusa proiezione cinematografica, tribuna stampa e traduzione simultanea). Il battesimo del fuoco avvenne con i primi grandi congressi o convegni, tra cui ricordo quello dell’ ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) nel novembre 1983, i congressi CGIL e Movimento Sociale Italiano (quando Almirante lasciò la segreteria e fu eletto Gianfranco Fini).
La realizzazione di questa struttura fu come il “la” di un ricco concerto!
Ogni albergo, ricco di una concreta consistenza ricettiva, cercò di arricchirsi di una attrezzatura congressuale e quando fu progettato e realizzato il G.H. Vesuvio non fu…. dimenticato l’ inserimento di un’ ampia ed attrezzata sala congressi. Una decina di complessi alberghieri possono ospitare congressi!
Così il turismo congressuale, utile e vantaggioso, specie nel periodo di minore affluenza di ospiti,a Sorrento trova quanto possa necessitare per ogni tipo di attività e per ogni dimensione di convegno o congresso.
L’ attrezzatura alberghiera sorrentina è degna della fama della città e la professionalità e la cortesia del personale alberghiero hanno consentito la classificazione della struttura fra le prime al mondo. Tanto è vero che nel 1988 fu concesso a Sorrento, dalla Thomson Holidays, il più grande agente di viaggio inglese, un doppio premio in oro per il miglior luogo di villeggiatura invernale nel periodo 1987/1988 e di villeggiatura estiva 1988 e per lo stesso periodo dieci esercizi alberghieri hanno ricevuto lo stesso massimo riconoscimento, consegnati l’ 11 luglio 1989, a Sorrento, personalmente dal Presidente della Thomson Corporation, Mr. Michael Brown.
Ma già nel 1985 (con preparazione dal 1983) l’ Associazione degli agenti di Viaggio inglesi, l’ ABTA, aveva organizzato a Sorrento – dal 28 al 31 ottobre – la 35° Annual Convention (altro vantaggio dell’ esistenza di un Centro Congressi come quello del Sorrento Palace), nella cui occasione, fra le tante iniziative, fu allestita – per la prima volta – la tavolata di Via San Cesareo, che poi diventò una tradizione per molt anni.
Ed ancora nel giugno 1994 fu assegnato il “Gold Award” della Thomson alla Città di Sorrento, consegnato al Sindaco, Marco Fiorentino, personalmente dal manager della medesima compagnia inglese per l’ Area Mediterranea, Tony Sciberras, accompagnato dalla capoarea in Costiera, Sandra Burrelle.
Numerosi sono stati i riconoscimenti internazionali agli esercizi ricettivi ed alla città per l’ accoglienza ai turisti. L’ ultimo – per ora – è stato attribuito, dopo quelli del 2005 e 2006, nel settembre 2007, dalla Thomson e personalmente da Andrei Willis, responsabile nel regno Unito della TUI (il tour operator proprietario da qualche anno della Thomson) per le aree di Italia, Corsica, Croazia, Bulgaria e Brasile. Sorrento, con 82 punti su cento (13 in più del 2006), si è classificata al primo posto della graduatoria stilata dall’ agenzia britannica, precedendo Bulgaria e Croazia.
Tratto dal primo volume di “Sorrento 1946 – 2007” di Antonino Cuomo e pubblicato a Castellammare di Stabia da Nicola Longobardi Editore nel 2009. Pubblicato per gentile concessione dell’ autore.
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