Scene di Natale all’ ombra del Sedil Dominova: un magnifico presepe (4)
Ogni anno all’ interno del Sedil Dominova di Sorrento (che si trova, nel centro storico di Sorrento, lungo Via San Cesareo e che ospita, per l’ appunto la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso) viene allestito un presepe che occupa una superficie di svariate decine di metri quadrati.
Si tratta di uno dei pochi presepi di Sorrento di grandi dimensioni e che pur non essendo realizzato all’ interno di una chiesa (o nelle sue immediate vicinanze) è aperto al pubblico.
E’ questo un presepe sorrentino che – non avendo carattere di stabilità – viene realizzato ogni anno in una nuova versione ed è visitabile nel periodo compreso tra dicembre e gennaio.
Lo “scoglio presepiale”, in ogni caso, viene allestito sempre in maniera da rispettare la tradizione che ha reso celebre la scuola dei presepi napoletani del settecento e, dunque, tiene conto dell’ esigenza di porre tre scene al centro dell’ attenzione: la natività di Gesù Bambino, l’ annunzio ai pastori della nascita del Redentore, e la taverna.
In questo caso, però, il bel presepe realizzato a Sorrento gode di una scenografia davvero unica: quella che, per l’ appunto, è offerta dall’ ultimo seggio nobiliare che ancora oggi si può visitare in Campania e che, peraltro, è arricchita da magnifici dipinti realizzati, probabilmente da un allievo della scuola del celebre Carlo Amalfi.
Malgrado le suggestioni procurate dall’ incantevole contesto in cui viene realizzato, il presepe del Sedil Dominova di Sorrento riesce a catalizzare sempre l’ attenzione di un nutrito pubblico anche per le particolarità che lo caratterizzano ogni anno in maniera nuova e diversa.
Ciò anche per effetto della scelta di affidare l’ incarico della sua realizzazione a maestri che sono cambiati nel tempo. Tra i nomi di quanti si sono dedicati alla realizzazione di presepi all’ interno del Sedil Dominova, infatti, figurano anche quelli di Michele Gargiulo ed Antonino Gargiulo detto “Il Santo” che hanno saputo conquistare un posto di rilievo tra quanti sono capaci di dare superba concretezza alle manifestazioni dell’ arte presepiale a Sorrento.
Nel caratterizzare la realizzazione dei propri presepi, spesso, i vari maestri che si sono succeduti nel tempo, hanno valutato positivamente l’ opportunità di cambiarne l’ ambientamento.
In occasione del Giubileo del 2000, infatti, il presepe del Sedil Dominova è stato realizzato riproducendo, tra l’ altro, un Colosseo di significative proporzioni, mentre alcuni anni più tardi si è valutata positivamente l’ opportunità di realizzare un presepe che riproducesse, in una qualche misura la Sorrento dell’ Ottocento.
Non mancano, in ogni caso, frequenti riproduzioni di parti della Sorrento antica o di celebri bellezze architettoniche e monumentali della Campania. Come quelle, ad esempio, che hanno visto interessati i cosiddetti Bagni della Regina Giovanna a Sorrento (caratterizzati dalla presenza dei ruderi di una magnifica villa romana), o la valle vesuviana, o ancora la Valle di Maddaloni e perfino la Reggia di Caserta ed i ruderi dell’ Antica Pompei.
A prescindere dalle caratteristiche scenografiche, in ogni caso, i presepi del Sedil Dominova non solo riescono a catalizzare sistematicamente le attenzioni del grande pubblico, ma, frequentemente, hanno ottenuto anche ambiti riconoscimenti.
Come quello, ad esempio, che nel 1979 il Cardinale Corrado Ursi (allora Cardinale di Napoli) conferì nell’ ambito del XXX concorso natalizio promosso, come di consueto dalla Delegazione Regionale Campana Pastorale del Lavoro.
La mancanza di pastori di particolare pregio non sminuisce la bellezza degli scogli presepiali che ogni anno continuano ad esercitare un fascino quasi ipnotico.
Fabrizio Guastafierro