8) L’ artigianato in Penisola Sorrentina
IL SETTORE MANIFATTURIERO
Anche nel settore manifatturiero sono state registrate delle contrazioni percentuali degli occupati e delle unità locali, anche se queste risultano più contenute rispetto al primario.
Per parlare del manifatturiero, però si deve analizzare in maniera esaustiva tutto l’ artigianato sorrentino cominciando naturalmente dall’ artigianato di produzione di legno pregiato.
L’ intarsio ha rappresentato il settore artigianale di maggior sviluppo in penisola sorrentina.
All’inizio del secolo XX vi erano circa una decina di laboratori con altrettante botteghe che commercializzavano il prodotto.
Circa un terzo della produzione era venduto in loco, la maggior parte veniva esportato nel resto dell’ Italia e all’ estero.
Dopo la crisi seguita alle due guerre si ebbe una ripresa e nella metà degli anni cinquanta, l’ aumento globale del lavoro, in seguito al crescere della domanda e all’ individuazione di nuovi canali di vendita rese necessario accelerare il metodo produttivo, ricorrendo a modifiche sostanziali di alcune fasi della lavorazione e, in più, introducendo nuovi macchinari.
I mutamenti organizzativi e le possibilità connesse con l’ ampliarsi del mercato ebbero l’ effetto di suscitare iniziative individuali, che resero, tra il 1955 e il 1965, più articolata l’ attività commerciale grazie a nuovi criteri di collocazione dei prodotti e lo sviluppo di contatti con importatori stranieri.
Sul finire degli anni ottanta erano attive, a Sorrento, 103 botteghe con un numero complessivo di circa 600 addetti (1).
La caduta libera del tipico artigianato ha contraddistinto il decennio successivo con una riduzione delle unità locali e degli addetti del 50% circa in quasi tutti i comuni (in questi ultimi anni molte aziende si sono trasferite da Sorrento verso gli altri centri della penisola sorrentina dove hanno trovato spazi favorevoli alloro ampliamento, anche se il centro più interessato al fenomeno è, ed è sempre stato, Sorrento).
Il settore si può considerare ancora vivo ed occupa ancora una parte, se pure sempre meno consistente della popolazione attiva dell’area.
Si tratta per i sorrentini d’ una realtà di grande rilievo, non solo per la dimensione economica ma anche perché rappresenta un patrimonio di esperienza e di tecnica da conservare come parte integrante della cultura locale. Analogo discorso, se non aggravato, si può fare in un altro campo dell’ artigianato sorrentino: la cantieristica.
La costruzione in legno degli scafi comporta costi elevati e così il “gozzo sorrentino” rappresenta oggi una barca d’ elite in un mercato ormai ristretto, che non offre grandi prospetti di riscontro economico.
Ecco perché in queste botteghe artigiane lavorano pochissimi addetti, generalmente appartenenti allo stesso nucleo familiare.
Diversamente nell’ultimo decennio, abbiamo assistito ad una controtendenza nel settore agroalimentare, il quale sta godendo di nuova dinamicità grazie a produzioni di notevole successo e che hanno visto aumentare vertiginosamente le aziende e gli addetti del settore: fra queste vi è, ad esempio, la produzione di prodotti conservati e quella del famoso “limoncello “, liquore aromatizzato con scorza di limoni freschi, appena colti.
Numerose aziende sono nate negli ultimi anni per produrre e commercializzare questi prodotti con un sorprendente riscontro non solo di vendite a livello locale ma anche di commercializzazione in Italia e all’ estero. Il settore è in netta espansione se consideriamo l’ attività dei consorzi di produttori che sono sorti con l’ esigenza di difendere la provenienza e la genuinità delle materie prime.
Un altro comparto di notevole interesse ed in costante sviluppo è costituito dall’ industria casearia con la produzione artigianale del tipico “fior di latte” sorrentino e dei formaggi molli filati ottenuti dalla trasformazione del latte vaccino. L’ industria casearia, dunque, è ancora una piccola realtà positiva che impiega una parte della popolazione attiva sorrentina, sebbene la maggior parte di queste aziende siano a dimensione familiare.
(1) Russo V., “La Penisola Sorrentina attraverso i 90 anni de LA RIVIERA” a cura di A. Cuomo, Lions Club Penisola sorrentina 1992,pagina 92
© Testo integralmente tratto dalla Tesi di Laurea intitolata “Il sistema dell’ accessibilità in Penisola Sorrentina”, discussa dal Dott. Marco Fiodo, nell’ anno accademico 2000/2001 presso la Facoltà di Scienze politiche dell’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Relatore Prof. Italo Talia.
Nessuna parte può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza l’ autorizzazione scritta dell’ autore.